Porto di Ripa Grande (Roma) gli scomparsi Porti Fluviali di Roma sul Tevere sito web: www.annazelli.com
Roma Guida Turistica |
porto di ripa grande (roma scomparso) | ||||||||||||||||||||||||||||
Porti
Fluviali di
Roma |
|||||||||||||||||||||||||||||
|
Il porto di Ripa Grande, a Roma, è scomparso perché fu demolito dopo l'Unità d'Italia, il porto era in zona Aventino davanti all'attuale complesso del San Michele e davanti al nuovo ponte Sublicio del porto oggi è rimasta la via che si chiama non via ma "Porto di Ripa Grande", questa strada va dal Ponte Sublicio al Lungotevere Ripa, e fa parte del Rione Trastevere, il toponimo fa riferimento a quello che era il più grande porto di Roma, detto appunto Grande, si ricorda la sua presenza fin da XIV secolo negli Statuti di Roma. Ripa Grande era l'approdo sia per le navi mercantili che per le navi militari, Papa Sisto IV salutò proprio da qui, da Ripa Grande, le galee pontificie che andavano a combattere contro i turchi al comando del prode cardinale Oliviero Carafa, dopo il 1870 vi approdarono anche i torpedinieri italiani. Con la costruzione dei muraglioni, il porto scomparve, prima di questi si potevano ancore vedere i velieri ancorati a Ripa Grande, per lo più velieri siciliani, dove i romani andavano a bere il marsala. A guardia del porto c'erano due torri, anche queste scomparse, una per la costruzione dell'Ospizio di San Michele, e l'altra per la costruzione del lungotevere, il porto è ricordato da due scalinate sotto la banchina del San Michele. La grande spianata antistante il San Michele era il punto vitale del porto e qui si trovava anche il Faro fatto edificare da Papa Pio VII e fatto decorare da Papa Gregorio XVI, che in precedenza si trovava presso "la dogana del passo", aveva un pronao adornato da quattro colonne doriche, purtroppo demolito nel 1901, per la costruzione dei muraglioni e del Lungotevere. Il porto fliviale a sud di Trastevere, chiamato Ripa Grande, era già presente in epoca romana, formato da piccole banchine un piccolo porto nella zona di Testaccio. Mel Medio Evo, però la zona si spopolò, Testaccio era troppo lontano dal centro della città, tra la fine dell'Impero e l'alto Medio Evo, ci fu anche la decadenza dei porti di Ostia e di Porto, assunse così maggiore importanza il porto nella zona di Trastevere, sul lato ed all'interno delle mura Aureliane, vicino alla Porta Portese, che si trovava più a valle rispetto all'attuale; sui due lati del Tevere, sorgevano le due Torri di guardia, alle quali si attaccavano le catene per sbarrare il fiume in caso di scorrerie saracene. Intorno all'anno 1000 il porto era chiamato Ripa Romana, e qui vi approdavano i pellegrini che percorrendo la Lungaretta e la Lungara arrivavano a San Pietro, ultima meta di un viaggio spesso pericoloso. La vita del porto è raccontata in versi anche dal poeta e cronista aquilano Buccio di Ranallo durante l'anno santo del 1350. Anche gli Statuti di Roma del 1363 ci raccontano del porto di Ripa Romana, mentre al 1416 risalgono i pimi statuti particolari di Ripa Grande e la presenza del Camerlengo di Ripa Grande, di solito un nobile romano, che presiedeva al funzionamento del porto. Quando la sede era vacante ricopriva la giurisdizione del porto il Duca Mattei che ricopriva la carica di "guardiano de ponti et ripe". Con lo spostamento di porta Portese, nel '600, anche lo scalo si ritirò più a monte, e le preesistenti strutture vennero usate come magazzini ed arsenale. Il Tevere poteva essere risalito solo da velieri di medio tonnellaggio, mentre le navi più grandi potevano scaricare le merci al porto di Fiumicino, che poi venivano portate a Ripa Grande per mezzo di bastimenti più piccoli, tirati verso la riva destra del Tevere mediante funi robuste, tirate o da uomini robusti detti "pilorciatori", da qui deriva la parola "spilorcio", tirato, taccagno, oppure da bufali, per i quali c'era un apposito recinto subito dopo la porta Portese detto "la bufalara". Questo servizio di tiro delle barche era affidato dalla Camera Apostolica a degli appaltatori privati, vi è a tal proposito un editto del Cardinal Rezzonico del 1776, dove si deplorava l'abuso di un affittuario del tiro delle bufale, che anzichè tenere il bestiame nell'apposito recinto, lo faceva pascolare nel prato alberato fuori la porta Portese, con danno a cose e persone. Nel 1842 i bufali vennero sostituiti dai rimorchiatori a vapore, introdotti da Annibale Cialdi, comandante della Marina Pontificia. Nel 1908, il caccia "Granatiere" ricevette nel porto Ripa Grande alla presenza del Re, la Bandiera di Combattimento. Dell'antico porto oggi rimangono solo delle moderne rampe di accesso al fiume alle quali si accede scendendo dalla riva destra del Ponte Sublicio, all'altezza del San Michele. Fotografie Porto di Ripa Grande (scomparso) Roma Porto di Ripa Grande, come è oggi, Roma, foto Anna Zelli Fotografie d'epoca del Porto di Ripa Grande (scomparso) Roma Porto di Ripa Grande, Roma, foto Anna Zelli
porto di Ripa Grande, scomparso, incisione Giuseppe Vasi, Roma, foto Anna Zelli
porto di Ripa Grande foto del 1885, scomparso, Roma, foto d'epoca, Anna Zelli
porto di Ripa Grande, scomparso, Roma, foto d'epoca, Anna Zelli Fotografie Porti Fluviali di Roma sul Tevere (scomparsi) Fotografie e Informazioni fiume Tevere Roma Torna i Porti Fluviali di Roma (scomparsi) Porti fluviali di Roma (scomparsi), Roma, foto Anna Zelli Torna Rioni di Roma - Guida Turistica di Roma - Itinerari Turistici di Roma Rioni di Roma - Guida Turistica di Roma - Itinerari Turistici Roma Torna Contatti
zellianna@hotmail.com
|
||||||||||||||||||||||||||||
Guida Turistica di Roma |
Tutte le Foto sono di proprietà di Anna Zelli ne è vietata la riproduzione anche parziale |
Copyright dal 2011
tutte le foto e i contenuti del sito
sono di proprietà esclusiva
è vietata qualsiasi riproduzione e copia del sito e delle immagini
torna
Guida Turistica di Roma - Itinerari Turistici di Roma - Guida Turistica del Vaticano - Home Page
Guida turistica di Roma - Itinerari Turistici Roma - Guida turistica Città del Vaticano - Home Page