Colle della Trinità, Viterbo centro storico,
il colle parte da valle
Faul e si innalza sulla
via di Ser Monaldo
e di San Giovanni
Decollato, fino costeggiare la
chiesa della Santissima
Trinità, alle spalle della chiesa si
innalza la porta Bove
non visitabile perchè inglobata nel giardino del
complesso della Trinità,
questa porta un tempo consentiva di uscire da
questa zona e immettersi sulla
Strada Riello, era
quindi una via importante di comunicazione, ma
che con il tempo per la perdita della sua
importanza, ha comportato la chiusura della
porta. Oggi la Strada
Riello ha la funzione di raccordo con la
Tangenziale ovest
di Viterbo. Proseguendo su questo colle troviamo
la piazza di
Sant'Agostino, che prendeva il nome da
uno scomparso monastero, che occupava gran parte
del pendio degradando fino alla
valle del torrente
Urciorno. Un tempo qui c'era una porta
detta Porticella o
Quadrata del tutto
scomparsa, che chiudeva il tratto delle mura
cittadine quando non era stata completata la
cinta di valle Faul.
La piazza della Trinità
è il punto più alto di questo colle ed
arrivava fino allo scomparso
Ponte Tremoli. Con
la scomparsa della
Porticella, è scomparsa anche la dimora
di un pittore famoso di Viterbo del '400,
Lorenzo da Viterbo, che affrescò una cappella
della Chiesa di Santa
Maria della Verità. Sempre su questo
colle, c'è ancora la casa di Pio Fedi, un
importante scultore di Viterbo. Lo ricorda una
lapide posta nel 1876 su via Santa Maria
Liberatrice 17.Il capolavoro di questo artista è
il Ratto di Polissena che si trova a Firenze a
piazza della Signoria. Proseguendo si arriva al
colle di San Faustino.