ATTIVITA' MOLIBDENO : Interviene come co-fattore di enzimi coinvolti nei diversi metabolismi, soprattutto quelli relativi ai grassi ed ai carboidrati. Favorisce uno sviluppo corporeo regolare, interviene nel ricambio del ferro e del rame. Si trova in quasi tutti i tessuti vegetali ed animali, anche se è uno degli minerali più rari nella crosta terrestre, è indispensabile per una sana crescita dell'organismo e per la disintossicazione, interviene alla formazione dell'acido urico e nel metabolismo di vari metalli, sembra abbia anche proprietà antiossidanti. Equilibra il rame nell’organismo è indispensabile al metabolismo del ferro trasportato dall’emoglobina protegge i denti dalla carie.

SINTOMI DA CARENZA di MOLIBDENO Se manca il molibdeno si hanno problemi nell’accrescimento, con fioritura e maturazioni ridotte nelle piante. Le carenze di Molibdeno vanno di pari passo con le carenze di rame e di cobalto. I sintomi da carenza di Molibdeno sono : difficoltà respiratorie, irregolarità del ritmo cardiaco, irritabilità e difficoltà nella visione notturna. I solfiti, contenuti nei medicinali possono causare carenza da molibdeno, questi causano nausea, diarrea, attacchi gravi di asma, perdita di coscienza, e morte, si ha carenza da molibdeno anche nei processi di raffinazione dei cibi, anche alte dosi di zolfo portano a questa carenza, si può avere perdita di peso, anoressia, riduzione della speranza nella vita, accelerazione del battito cardiaco, problemi visivi, impotenza maschile, disturbi alla bocca e alle gengive e causa anche insorgenza di tumori. Sembra che una carenza di molibdeno nei terreni di coltura provochi tumore dell'esofago, chi si nutre a lungo per endovena può avere un aumento di solfiti con alterazione del poso, disorientamento, asma, nausea, vomito Sembra che una sua carenza causi impotenza sessuale, è bene assumerlo in dosi oligoterapiche perché un sovradosaggio provoca malassorbimento del rame e produzione di acido urico. Una sua carenza pare provochi infiammazione del tubo digerente, con tachicardia, nausea, conati di vomito, perdita della visione notturna, si può avere edema generalizzato, letargia, coma.

ECCESSO DI MOLBDENO Un eccesso di questo elemento provoca vulnerabilità alle fratture degli arti. Negli animali un eccesso di Molibdeno impedisce la funzione enzimatica della ceruloplasmina una globulina che contiene essenzialmente rame , e provoca una azione antagonista nei confronti del rame, e l’abbassamento del rame è riscontrato nella malattia di Wilson, nelle nefrosi, nelle malattie infantili, nelle infezioni, nelle leucemie, nelle malattie del collageno, nella emocromatosi, nell’infarto del miocardio, nella schizofrenia e in gravidanza. La ceruloplasmina è essenziale nell’ossidasi un enzima indispensabile nei processi di ossidazione, catalizza e fissa l’ossigeno molecolare, un eccesso di Molbdeno, impedisce questa funzione e ogni danno arrecato al rame altera il potere immunitario, con malattie degenerative, non escluso i tumori maligni. Se un eccesso di Molibdeno rende la pianta fragile e debole e gli animali soggetti alle fratture ossee, si dovrebbe in questo senso fare uno studio sugli effetti nell’uomo.

SINTOMI DA INTOSSICAZIONE DA MOLIBDENO darrea, anemia, crescita lemta, carenza di rame, gotta.

ANTAGONISTA DELL’ECCESSO DI MOLIBDENO LA METIONINA La Metionina è un aminoacido capace di inibire l’eccesso di Molibdeno ed impedire perturbazioni nel metabolismo del rame. E’ un aminoacido solforato, indispensabile alla vita che esercita una azione sull’accrescimento, sull’equilibrio organico, sulla fabbricazione dei globuli rossi o eritropoiesi, e sul buon funzionamento del fegato, si prescrive in presenza di anemie, nella cirrosi, nelle epatopatie tossiche, è essenzialmente presente nella caseina, specie nel formaggio bianco, protegge anche l’apparato digerente a patto di non consumare troppi formaggi. Un eccesso di metionina antagonizza l'eccesso di molibdeno con tutti i vantaggi per il ristabilirsi di un corretto metabolismo dl rame.

DOSE GIORNALIERA MOLIBDENO da 0,15 a 0,50 mg, dosi eccessive causano perdita di rame.