ATTIVITA' FLUORO E’ stata ampiamente provata la sua efficacia nella prevenzione della carie dentaria, anche perché ostacola lo sviluppo della flora batterica che costituisce la placca, e nello sviluppo ottimale dell’osso, associato al calcio e alla vitamina D risulta utile nella cura dell’OSTEOPOROSI.. Il fluoro è presente nello scheletro e nei denti

AZIONI FLUORO Previene l'osteoporosi, la carie, negli anziani aumenta la densità ossea e migliora l'udito, protegge dalle malattie degenerative del sistema cardiovascolare, incluso l'indurimento delle arterie e dell'apparato muscolo scheletrico, aiuta nei problemi ai denti ed alle gengive, nell'osteoporosi, nell'otosclerosi, nell'aterosclerosi, rafforza i tessuti ossei ed i denti, amalgamandosi con la struttura di apatite, il fluoro forma un cristallo di fluoropatite che rinforza lo smalto dentario, l’effetto benefico dei derivati del fluoro nella prevenzione della carie dentaria I tessuti ossei contengono il 99% del fluoro presente nell’organismo, attiva la sintesi del collagene, fase preliminare del consolidamento delle fratture, è essenziale usarlo in presenza di patologie osteoarticolari Il fluoro contribuisce a conservare il calcio nei tessuti duri dell’organismo, ossa e denti, impedendo la sua fissazione nei tessuti molli con l’apporto del Fluoro, diminuisce la perdita di calcio nelle urine.

EFFETTI DA CARENZA DI FLUORO Danni ai denti, carie

IL NO ALLA FLUORAZIONE INDISCRIMINATA DI ACQUE E ALIMENTI Fluorizzare l’acqua non è una pratica auspicabile in quanto un eccesso di fluoro provoca il DARMOUS che nel Marocco e in Tunisia dove si ha questo eccesso, si ha una affezione dentaria caratterizzata da lesioni che colpiscono prima di tutto il primo molare e in seguito gli incisivi e poi il resto dei denti. Se l’affezione è superficiale si osservano delle tacche opache e biancastre, se questo tipo di ingestione si protrae nel tempo si hanno modificazioni più severe nella struttura dentaria, con scomparsa dello smalto nelle zone colpite, ammaccature e chiazze giallo brunastre, all’ultimo stadio i denti possono frammentarsi e perfino letteralmente polverizzarsi. Questa malattia può avere come seguito anche osteoporosi. Aggiungere Fluoro all’acqua è una pratica da sconsigliarsi in quanto non si sa esattamente di quanto la singola persona ne abbia effettivamente bisogno. Ed oltretutto la fluorazione dell’acqua non previene in alcun modo la carie dentaria Il Fluoro va somministrato, nella forma di ioni fluorati durante i primi 10 mesi di vita e proseguire fino alla comparsa dei denti permanenti, più o meno fino a 4 anni di età, dopo ogni somministrazione a posteriori è del tutto ininfluente. Fare attenzione a non superare la soglia di tolleranza del Fluoro, tenere conto che anche l’inquinamento industriale, con i composti fluorati, provoca FLUOROSI, le alte concentrazioni di fluoro nell’aria e nell’atmosfera specie nei paesi industrializzati provocano intossicazione, e la stessa viene aggravata se si assumono corticosteroidi e tranquillanti.

TOSSICITA' FLUORO Dosi eccessive distruggono l'enzima fosfatasi, vitale per il metabolismo delle vitamine, ed è particolarmente dannoso per i tessuti cerebrali, oltre 2500 volte il dosaggio consigliato si può avere avvelenamento, danni nella crescita, alterazioni ai reni, fegato, ghiandole surrenali, sistema riproduttivo e sistema nervoso centrale, alte dosi di fluoro nell'acqua scoloriscono lo smalto dei denti e provoca il mongolismo, indurimento anormale delle ossa, dolori artritici, debolezza, rigidità alle articolazion, paralisi, crescita lenta, alterazioni dell'apparato riproduttivo, calcificazione dei tessuti molli, alle dosi di 40-70 mg al giorno.

INTOSSICAZIONE DA FLUORO Nel 1959 Smith e Hodge in uno studio riassumevano la intossicazione da fluoro rapportandola a queste quantità e sintomi : da 2 ppm (parti per milione) si ha la comparsa di chiazze sui denti, smalto maculato , da 8 ppm si ha sclerosi delle ossa che può interessare il 10% dello scheletro , da 50 ppm si possono avere disturbi tiroidei e lesioni, da 100 ppm si ha ritardo nell’accrescimento in seguito allo squilibrio della secrezione dell’ormone somatotropo da parte dell’ipofisi da 125 ppm si hanno lesioni renali . Questi effetti si manifestano a lunga scadenza, su un periodo di 1-15 anni a seconda dei soggetti, il tasso di fluoro plasmatico resta costante, ma il rene e lo scheletro sono pericolosamente minacciati A causa della alterata azione inibitrice dei fluoruri su alcuni processi enzimatici essenziali, come la acetilcolinesterasi, l'enolasi, la lipasi, la fosfatasi, si ingenera una vera e propria intossicazione a livello cellulare. Il Fluoro va assunto solo naturalmente attraverso acque naturale che lo contengono di per se e senza aggiunte, e le verdure. Si assumano oligoelementi di fluoro solo quando sia accertata la effettiva carenza.. Impasticcarsi con compresse anticarie a base di fluoro non è una buona pratica da seguire. La FLUOROSI DENTARIA è il primo segno di intossicazione da Fluoro, i denti diventano giallastri, smerigliati, opachi, smorti, e nei bambini crescono in modo irregolare. Nelle ossa la fluorosi si manifesta con dolori articolari nelle membra, nelle mani, nel rachide, alla colonna vertebrale, se prosegue l’ingestione di fluoruro si avranno lesioni sempre più gravi che possono sfociare nell’anchilosi ovvero nella calcificazione dei legamenti dei tendini, delle cartilagini, nella decalcificazione di alcuni punti dello scheletro, nella formazione di tumori ossei o esostosi sulla superficie delle ossa. Nella colonna vertebrale, la fluorosi provoca conflitti disco-radicolari in seguito a compressioni vertebrali e le calcificazioni possono portare alla anchilosi completa. Sono state segnalate anche delle lesioni neurologiche e compromissioni ai reni, dovute ad un antagonismo enzimatico sugli elementi del rene o nefroni, specie in soggetti i quali abbiano una funzionalità renale difettosa.

LA PROFILASSI DENTARIA, si ha solo con la eliminazione dei DOLCIUMI, dell’eccesso di zucchero industriale nella alimentazione. E poi è necessario fare una accurata pulizia dei denti ad ogni pasto utilizzando un dentifricio fluorato, il contatto diretto del fluoro sui denti ha l’effetto di mantenere lo smalto e di neutralizzare i batteri anche se questa ultima ipotesi è ancora da verificare.

DOSE GIORNALIERA FUORO non stabilita 1,5 – 4 mg al giorno Una dose a giorni alterni per un mese in caso di osteoporosi, scoliosi, articolazioni doloranti, è complementare nella DIATESI 2, ipoastenia artro infettiva, al complesso Manganese Rame, il fluoro non va sovradosato, perché viene addizionato artificialmente all’acqua potabile.

FLUORO E OLIGOTERAPIA utile per artrosi, osteoporosi, iperlassità ed insufficienza dei legamenti, rachitismo, carie dentarie, decalcificazione, demineralizzazione, scoliosi, distorsioni frequenti, arteriosclerosi, disturbi dell’equilibrio fosforo-calcio, gravidanza, crescita.

FUNZIONI OLOGOTERAPICHE DEL FLUORO Se la fluorazione dell’acqua non è auspicabile, la somministrazione di fluoro biocatalitico rappresenta una applicazione razionale e priva di tossicità e in questo caso aiuta nella protezione dei denti, nelle affezioni ossee, nel rachitismo, nell’insufficienza osteo-legamentaria, nelle affezioni artro-tubercolari , nella decalcificazione, nella lassità legamentosa, nei dolori rachidiani, nella scoliosi, nella cifosi, nella malattia di Paget, che è una osteotite deformante cronica. E’ anche indicato nei soggetti varicosi, o predisposti alle varici (terreno varicoso) Consolidamento delle fratture, artrosi osteoporotica, osteoporosi per impoverimento dell’osso in trama fibrosa e in calcio, scoliosi, cifosi, debolezza dorsale, rachitismo, epifisite, malattia di Scheuermann, insufficienza osteolegamentaria dell’infanzia, iperlassità, slogature reiterate, otospongiosi.

PREPARATI E SOMMINISTRAZIONE DI FLUORO IN OLIGOTERAPIA In tutti i casi sopra citati il fluoro da somministrare è il fluoruro di sodio, assolutamente senza effetti tossici indesiderati Somministrazione per via perlinguale in forma di FLUORURO DI SODIO F, g 0,0221 di soluzione per 100 ml.