STITICHEZZA ERBORISTERIA FITOTERAPIA NATUROPATIA CURA NATURALE ERBE SITO WEB ORIGINALE ANNA ZELLI : www.annazelli.com
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STITICHEZZA La stitichezza o stipsi e’ una ritenzione delle feci nel tubo fecale con un ritardo nella evacuazione delle stesse, in genere e’ riconducibile ad una alterata motilità’ del colon, ad una alterazione del riflesso gastroduodenale-colico che ha la funzione di aumentare la peristalsi produttiva. Chi segue una alimentazione sana e bilanciata in genere non incorre nella stipsi, la quantità, la consistenza delle feci ed il loro ritmo e’ dato da cibi ad alto residuo come la frutta, la verdura, i cereali, ed i liquidi. La stitichezza è un sintomo da non trascurare in quanto è una alterazione del funzionamento dell’intestino, tale per cui la espulsione delle feci non avviene giornalmente oppure avviene con sforzo eccessivo per essere portata a termine. Molti sottovalutano questo problema che di solito si riscontra nelle persone affette da colite spastica, in chi soffre di emorroidi, di ragadi, di ragadi anali, appendicite, cancro dell’intestino crasso, calcoli alla cistifellea, diverticolosi, diverticolite del colon, flebotrombosi degli arti inferiori, cistiti, ed altro. La stitichezza è spesso la causa prima di molte altre malattie, e quindi non va ne’ trascurata ne’ curata solo con i lassativi, ma piuttosto bisogna cercare di cambiare determinate abitudini Di solito la stitichezza insorge per cattivo funzionamento del colon, del sigma e del retto. La eliminazione di feci eccessivamente disidratate e scarse di volume e con ritmo rallentato, una volta ogni 2-3 giorni è sempre un sintomo di stitichezza, non giova risolvere il problema solo con un eccessivo uso di lassativi , che peraltro sottraggono potassio all’organismo e possono causare diarrea, quanto modificare il proprio stile alimentare. APPARATO DIGERENTE La bocca, è il primo contenitore del cibo, che va accuratamente masticato, in quanto la prima digestione avviene qui, perchè la saliva contiene la ptialina, un enzima in grado di iniziare il processo digestivo rompendo le catene amidacee,l’ambiente della bocca favorisce questo processo e denti sani possono ridurre in poltiglia elementi anche più resistenti. L’esofago, collega la bocca con lo stomaco, permette agli alimenti di arrivare nella sacca gastrica, dopo di che il cibo arriva nello stomaco, dove avvengono le modificazioni nella struttura chimica dei cibi in particolare delle proteine come la carne, pesce, formaggio, uova, legumi e la frutta oleosa. Lo stomaco contiene acido cloridrico ed un enzima la pepsina, enzima deputato alla digestione delle proteine, in genere lo stomaco presenta un ambiente acido, la muscolatura intestinale favorisce lo sminuzzamento ulteriore del cibo, il suo impastamento e rimescolamento con i succhi digestivi, a questo punto il cibo e’ parzialmente digerito, ridotto in chimo, ed e’ spinto mediante contrazioni nel duodeno. Il Duodeno e’ la prima parte dell’intestino tenue, ad andamento semi circolare, e qui si completano quasi del tutto le demolizioni digestive ad opera dei succhi pancreatici e biliari. I succhi pancreatici contengono degli enzimi importanti per la ulteriore degradazione dei legami chimici dei carboidrati, delle proteine, mentre la bile si attiva per la digestione delle sostanze grasse. Il cibo ridotto nelle sue componenti elementari viene assorbito e convogliato nel fegato, da qui passa nel tratto intestinale . nell'intestino tenue il processo di assorbimento e’ favorito dalla presenza di numerosi villi . Poi il cibo arriva nell’intestino crasso, composto dall’intestino cieco con appendicite, colon ascendente, sigma, retto, i residui di cibo provengono dall’intestino tenue attraverso la valvola ileo-ciecale, il compito di questo tratto di intrestino e’ quello di addensare progressivamente i residui ancora liquidi e di formare una massa più consistente I residui fecali si spostano attraverso un movimento chiamato peristalsi, che consistono in contrazioni circolari della muscolatura del colon e si dirigono verso il retto. La attività motoria del colon e’ regolata dal sistema nervoso autonomo, simpatico o parasimpatico e sfugge quindi al controllo della volontà, solo nella ultima fase della espulsione delle feci questa attività può essere controllata dalla persona. I meccanismi che sovrintendono alla progressione ed alla espulsione delle feci sono di tipo riflesso chiamato riflesso gastro-colico, in genere in seguito al riempimento dello stomaco si registra un aumento della attività contrattile del colon con conseguente spostamento in avanti delle feci, e questo spiega l’impulso ad andare in bagno dopo aver mangiato, un altro riflesso e’ determinato dalla voluminosità delle feci che distendendo dolcemente le pareti del colon, provocano una serie di contrazioni che aiutano la evacuazione, in genere le feci poco compatte e molto voluminose e povere di fibre vegetali non sono in grado di attivare con facilità questo meccanismo. Un ulteriore stimolo alla defecazione viene dato dalla presenza nel colon di acidi grassi volatili a catena corta come l’acetico, il propionico, il butirrico, il lattico. Questi sono prodotti dalla azione della flora batterica intestinale, a partire dai residui degli alimenti vegetali, Una dieta ricca di proteine animali, determina la produzione di sostanze alcaline, ammoniaca, scatolo, indolo, fenolo che non sono attive nella muscolatura intestinale. Quando le feci passano dal sigma al retto, che normalmente e’ vuoto, si avverte il bisogno di defecare, a questo punto attraverso una azione volontaria, contrazione del diaframma a glottide chiusa e rilassamento dello sfintere anale il materiale fecale viene espulso all’esterno. Mangiare quotidianamente fibre vegetali è un ottimo aiuto alla stitichezza. STITICHEZZA E MALATTIE E’ noto che la stitichezza porta a malattie come le emorroidi, le vene varicose, il diabete, l'infarto, l'arteriosclerosi, il tumore del grosso intestino, la ipercolesterolemia, la diverticolite, mentre tutto questo non si verifica se si mangiano quotidianamente, cereali integrali biologici in chicchi, se si segue una alimentazione vegetariana ricca di frutta e verdura e legumi. Le fibre vegetali contengono la cellulosa, costituente della parete delle cellule vegetali, questa e’ caratterizzata soprattutto dalla capacità di assorbire l’acqua, La emilcellulosa è composta da un gruppo di polisaccaridi che insieme alla cellulosa e alle lignine formano la struttura della parete cellulare. Le pectine hanno la capacità di formare masse gelatinose, si trovano nella frutta come le mele, gli agrumi e nelle carote. Le lignine sono una delle strutture portanti delle cellule vegetali, trattengono minime quantità di acqua e vengono chiamate di solito "fibre grezze". La funzione delle fibre è quella di trattenere acqua e di formare delle masse gelatinose che aiutano a formare un contenuto intestinale abbondante e morbido che viene fatto proseguire verso il retto e l’ano con una minore pressione addominale ed indubbi vantaggi per il ritorno del sangue venoso dalle gambe e quindi meno varici e dal retto e quindi meno emorroidi, verso il cuore. La accelerazione e comunque la normalizzazione giornaliera del transito intestinale diminuisce il tempo di contatto tra le feci e la mucosa. Considerando inoltre che le feci contengono sostanze tossiche, irritanti, mutagene e cancerogene, e’ chiaro che facilitando il transito delle feci si evitano i processi di autointossicazione e si diminuisce il rischio di insorgenza del tumore nell’intestino grasso. Il maggior consumo di alimenti vegetali provoca una maggiore distensione delle pareti gastriche, attivando uno dei meccanismi che regolano il senso di sazietà’, inoltre le fibre vegetali determinano uno svuotamento gastrico più lento, e proteggono anche dal sovrappeso e dalla obesità, inoltre trattengono gli elementi grassi evitando l’incidenza del colesterolo. C’e’ anche una adeguata escrezione degli acidi biliari con le feci evitando che questa diventando più densi provochi i calcoli biliari Le fibre idrosolubili con la loro massa gelatinosa sono in grado di svolgere una azione disinfiammante sulle mucose stendendo un velo protettivo prezioso nell’ulcera gastrica e nelle coliti. Gli alimenti vegetali, inoltre favoriscono lo stato di buona salute della flora batterica intestinale (e di conseguenza, di un corretto assorbimento dei nutrienti e del sistema immunitario). STITICHEZZA E STILE DI VITA SEDENTARIO La vita sedentaria indebolisce la muscolatura della colonna vertebrale, con cifosi, gobba, scoliosi, difficoltà respiratorie, problemi al diaframma, gambe pesanti per l’incompleto ritorno del sangue venoso al cuore, caviglie gonfie, e vene varicose, inoltre causa anche stitichezza. Di solito il passaggio dalla posizione seduta o sdraiata in piedi aiuta le contrazioni del diaframma e del colon che spingono le feci verso l’ano, e questo e’ il motivo per cui le persone costrette a letto soffrono di questo disturbo. PROBLEMI EPATO-BILIARI, STRESS E STITICHEZZA Anche lo stress contribuisce all’instaurarsi di questo malessere, tra le altre cause anche una insufficienza epato-biliare, provoca stitichezza, si ha piccola insufficienza epatica quando si e’ in presenza di difficoltà digestive, specie nei confronti dei grassi animali, con fermentazioni e putrefazioni intestinali, bocca amara, sonnolenza postprandiale e stitichezza. Il riassorbimento delle sostanze tossiche dovuto al prolungato contatto delle feci con le pareti intestinali aggrava l’ingorgo, l’insufficienza epatica, innescando un circolo vizioso e dannoso per l’organismo. Esiste anche una stitichezza da fretta e da mancanza di tempo, oppure anche dall’uso di farmaci. FARMACI E STITICHEZZA Farmaci come come gli analgesici, e stupefacenti derivati dall’oppio, come la morfina, la codeina ed altri, gli anestetici, gli antiacidi, come l’idrossido di alluminio che neutralizza parzialmente la secrezione gastrica acida, inducono stitichezza. Gli anticolinergici che provocano il rilassamento delle fibre muscolari lisce e sono largamente utilizzati in disturbi della funzionalità gastrointestinale come i dolori colitici, gli spasmi, gli anticonvulsivanti, gli antidepressivi, che provocano oltre alla stitichezza, sonnolenza, secchezza della bocca, abbassamento della pressione i diuretici determinano perdita di potassio con difficoltà di contrazione del cuore della muscolatura scheletrica e intestinale il ferro, spesso provoca irritazione allo stomaco, crampi, diarrea e stitichezza, gli antibiotici che diminuiscono la flora batterica indispensabile nella defecazione, i lassativi che non risolvono la causa della stitichezza., i purganti sia di sintesi che altri a base di piante possono essere irritanti. LASSATIVI INNOCUI Per aumentare il volume delle feci si possono assumere la crusca che però può irritare la mucosa del colon, l’agar-agar, i semi di psillio, i semi di lino, che a contatto con l’intestino formano un gel voluminoso e morbido facilmente evacuabile e questi sono gli unici lassativi veramente innocui, e che siano sempre accompagnati da una corretta alimentazione. CAUTELE NELL'USO DEI LASSATIVI L’olio di paraffina è un emolliente per le feci chiamato anche olio di vaselina, interferisce con l’assorbimento delle vitamine liposolubili del calcio e del fosforo L’uso eccessivo e prolungato dei lassativi provoca eccessiva perdita di acqua e di sali minerali come il sodio ed il potassio, con sete eccessiva, stanchezza, turbe della contrattilità muscolare e della funzione renale. I lassativi irritanti aggravano la stitichezza, i lassativi che contengono antrachinoni come il rabarbaro, la senna, la cascara possono causare alterazioni irreversibili dei nervi della muscolatura del colon, se assunti in dosi eccessive e per periodi prolungati di tempo, senza variare il proprio stile alimentare, possono indurre la parziale o totale perdita di funzionalità della peristalsi intestinale, e quindi anche la dipendenza dai lassativi stessi. La gravidanza porta stitichezza in quanto l’aumento del progesterone rilassa i muscoli per il mantenimento della gravidanza e quindi anche quelli intestinali. I purganti provocano l’evacuazione ma in realtà sono irritanti, lo stesso dicasi delle supposte a base di Glicerina o burro di cacao delle quali e’ bene farne un uso sporadico, anche i clisteri non vanno fatti giornalmente, ad ogni modo la composizione per una crisi acuta può essere di : acqua a temperatura ambiente o acqua tiepida, acqua e 4 cucchiai di oli extravergine di Oliva, acqua e 4 cucchiai di malva che si faranno bollire per 10 minuti si faranno filtrare e poi intiepidire, acqua e 3 cucchiai di camomilla si faranno bollire per 5 minuti, filtrare ed intiepidire. CAUSE DELLA STITICHEZZA Esiste anche una stitichezza da carenza di acqua nella dieta , esiste la stitichezza da dieta dimagrante proteica, c'è chi ha la stitichezza da viaggio. Per chi deve mettersi in viaggio sarebbe bene che mangiasse frutta e verdura i giorni precedenti alla partenza e assumere un blando purgante.. Anche una carenza di vitamine e minerali può indurre stitichezza, i cibi conservati e manipolati sono carenti in fibre, in flora batterica e carenti anche di vitamine e minerali, le quali agiscono nell’organismo rendendo possibili le reazioni chimiche, pertanto una carenza di vitamine e minerali può provocare stanchezza cronica, eccessiva, e malesseri più disparati, con difficoltà digestive, una maggiore sensibilità nei confronti degli agenti esterni come i virus ed i batteri. LA STITICHEZZA CRONICA, induce carenze di vitamine del gruppo B, di calcio e di magnesio e potassio, carenze che si riflettono direttamente sulla capacità dell’intestino di garantire una regolare formazione e progressione delle feci ed una loro facile espulsione, queste sostanze sono contenute nei cereali integrali, nel germe di grano, nel lievito di birra, nei piselli nei fagioli, nei vegetali freschi in foglia. La stitichezza è anche dovuta ad impoverimento della flora batterica, mentre una dieta ricca di vegetali modifica il ph dell’intestino in senso acido e favorisce lo sviluppo della flora batterica, i cibi animali favoriscono di contro una flora batterica putrefattiva con ph intestinale alcalino. Anche le comuni medicine possono causare forme di costipazione, come i diuretici, tranquillanti, antiacidi, sciroppi per la tosse a base di codeina. Alcuni farmaci per il colesterolo i complementi a base di ferro anche se gluconato, possono causare forme di stitichezza sia pure transitoria. STITICHEZZA E PSICOSOMATICA Le circonvoluzioni intestinali, ricordano quelle del cervello, l’intestino, accoglie i cibi, li seleziona, elimina le sostanze inutili e dannose, cosi come il cervello analizza e digerisce le sensazioni che gli pervengono dagli organi di senso. Alcune per assimilarle e farle parte della memoria e della coscienza, altre per rifiutarle e per dimenticarle. Le feci sono concime e cibo, esiste quindi un legame di scambio reciproco tra natura ed uomo, uno scambio che inizia con la bocca e termina con le feci Chi invece trattiene le feci, interrompe questo ciclo vitale, e spesso siamo in presenza di una persona chiusa in se stesa, concentrata sulle proprie esigenze egoistiche, desiderosa di trattenere tutto senza donare , in genere ha paura del mondo esterno, nei confronti del quale si irrigidisce, si indurisce, si difende, diventando duro ed assumendo tratti del carattere come l’ostinazione, l’invidia, l’avarizia, l’economia, il risparmio ossessivo, il bisogno di ordine e pulizia. STITICHEZZA E MALATTIE Alla stitichezza sono correlate, o favorite, tutta una serie di malattie, come gli ascessi, i tumori intestinali, i prolassi, le aderenze, la distrofia muscolare, la sclerodermia, i tumori, i traumi del midollo spinale e dei nervi, il morbo di Parkinson, le ischemie e gli infarti. La stitichezza interferisce sul funzionamento dell’intero organismo, provocando digestione lenta e difficile, con rigurgiti acidi, mancanza di appetito, sovrappeso e obesità, per il maggior assorbimento delle sostanze nutritive, diabete, per il maggiore e più rapido assorbimento degli zuccheri, infatti la dieta consigliata per i diabeti e’ una dieta ricca di fibre, calcoli delle vie biliari e arteriosclerosi, per il maggior riassorbimento del colesterolo e degli acidi biliari, appendicite, dovuta alla facile rimanenza dei residui nell’interno dell’appendicite con conseguente aumento della carica batterica nociva fino ad arrivare al processo infiammatorio, e al il cancro dell’intestino crasso, a causa per il prolungato contatto con la parete intestinale di sostanze cancerogene, presenti nelle feci indotte dai cibi non biologici, ci può anche essere autointossicazione, dovuta al riassorbimento di sostanze tossiche dal materiale fecale, e queste tossine sono maggiori se si fa una alimentazione a base di carne e di proteine animali e di provenienza industriale, altre patologie come i foruncoli, gli eczemi, il mal di testa, i dolori articolari, una ridotta resistenza alle malattie infettive, ai raffreddori, faringiti, bronchiti, otiti, cistiti, vaginiti, sono anche questi indotti dalla stitichezza Si parla di stitichezza anche quando le feci sono dure e di volume ridotto. Stipsi significa quindi essere soggetti ad emorroidi, rottura dei capillari, irritazione ed infiammazione del colon, dovuta ad un ristagno prolungato delle scorie ed al rallentamento del transito, la ulteriore conseguenza e’ la nausea, costante nel corso della giornata. l’addome è gonfio, con un senso di pesantezza, favorisce anche una circolazione rallentata delle gambe e vene varicose, in chi è iperteso può essere pericoloso perchè c’è una forte ritenzione dei liquidi. Può favorire i diverticoli intestinali dovuta alla mancanza della peristalsi alla scarsa motilità intestinale, al rallentamento dell’intero funzionamento dell'intestino e dell’apparato gastroenterico. Può provocare forme di tossicosi ed un aumento dei trigliceridi, malattie cardiovascolari, inoltre induce una iperassimilazione degli alimenti, inoltre ristagnano nell’intestino i cibi e la parte di scarto e le tossine, i nitrati, i coloranti e tutte le sostanze chimiche diventano fortemente dannose per la mucosa intestinale. e gli additivi chimici se restano a lungo nel transito intestinale provocano l’insorgenza di tumori. Attenzioni alle feci scure, o rosse di sangue, ci possono nascondere problemi seri, consultare il medico curante e lo specialista e fare indagini cliniche approfondite. RAGADI ANALI E STITICHEZZA Alla base delle ragadi anali c’è un fenomeno di stitichezza,, mancanza di tono muscolare delle pareti intestinali e addominali per mancanza di esercizio fisico, repressione dello stimolo alla evacuazione, stanchezza eccessiva, nervosismo, ansia, stress e agitazione. Alimentazione povera o carente di liquidi e di fibre, l’uso prolungato dei lassativi, sedentarietà, una dieta sbagliata. Occorre una dieta ricca di fibre, proveniente da frutta e verdura, cereali integrali, miglio, orzo, farro, che rendono maggiore e più morbida la quantità delle feci, i cibi che contengono materie grasse possono essere efficaci nella cura della stitichezza a causa del loro effetto lubrificante sulla mucosa delle pareti del colon, l’allicina, l’aglio, stimola le pareti dell’intestino, frutta come mele, papaia, ananas, prugne e fichi, evitare i cibi troppo cotti, non mangiare i farinacei come pasta, pane, o prodotti da forno, più di una o 2 volte la settimana, fare attività fisica. STITICHEZZA CURARLA CON UNA ALIMENTAZIONE SANA Frutta fresca cruda lontano dai pasti, antipasto ad ogni pasto di verdure crude miste, cereali integrali, riduzione drastica dei prodotti animali, consumo di proteine in un solo pasto della giornata, proteine vegetali, e frutta oleosa mandorle, nocciole, lievito di birra, se non si può fare a meno del latte mangiare yogurt di capra, Sono utili integratori alimentari come il polline, il germe di grano, le alghe, che disintossicano il fegato, piatti unici con contorni o carboidrati o proteine, la combinazione dei cibi è essenziale la bocca ha un ambiente alcalino in grado di digerire con la ptialina gli amidacei, mentre lo stomaco ha un ambiente acido che ad opera della pepsina e’ in grado di digerire le proteine, è bene però non mescolare carne e formaggio o uova e formaggio o carne e legumi, è bene non magiare dolci alla fine del pasto in quanto rallentano la digestione e neanche la frutta che altrimenti tenderà a fermentare, le bevande gassate o il vino o la birra ostacolano la secrezione gastrica acida, indispensabile per la digestione proteica. CONSIGLI ALIMENTARI IN PRESENZA DI STITICHEZZA
ALIMENTI CONSIGLIATI STITICHEZZA SECONDO LA MEDICINA CINESE Lunghi anni di cattiva alimentazione, provocano accumulo delle feci, e questa e’ una delle principali fonti di malattia., generalmente la costipazione e’ dovuta a cibi troppo raffinati e troppo Yang, in questo caso il liquido presente nelle feci e’ assorbito dalle pareti intestinali, così che diventano piccole, dure e secche, come quelle del coniglio. Se la costipazione e’ di tipo YANG le feci sono di colore bruno scuro, rotonde e lucenti, di solito la causa e’ troppo sale e troppa carne. La costipazione YANG può essere curata da una dieta che comprenda molta verdura sia cruda che cotta. Sono anche efficaci i fagioli azuki, i semi di zucca, che provocano una buona lubrificazione, ma la cosa più importante e’ masticare molto bene. Anche i cereali integrali sono molto efficaci, ma vanno masticati bene, il rimedio per la costipazione YANG: 2 cucchiai di ravanello grattugiato mescolato a 1 cucchiaio di olio di sesamo crudo. Una condizione YIN invece dà uno stomaco gonfio , incapace di eliiminare le feci in questo caso tendono a rimanere a lungo depositate nel colon, anche nella costipazione yin le feci sono scure e dure. STITICHEZZA DA CONTRAZIONE Causata da una eccessiva ingestione di proteine, grassi, sale, farina bianca, in questo caso assumere succo di prugna, insalata, germogli, frutta fresca, anche se non è un rimedio raccomandabile il caffè moderatamente, cereali integrali accuratamente masticati, in particolare il riso integrale. STITICHEZZA DA ESPANSIONE Deriva da un consumo eccessivo di frutta, succhi di frutta, insalata, se la stitichezza non risponde alle prugne usare lassativi e clisteri, consumare cereali integrali, soprattutto riso integrale, e verdure ricche di fibra, consumare di meno gli alimenti crudi o i succhi (non eccedere mai nei lassativi o nei clisteri perché possono alterare la normale peristalsi intestinale) ottimo fare una passeggiata a passo sostenuto specie la mattina presto. LA STITICHEZZA E' UN PROBLEMA DA NON SOTTOVALUTARE Se si vuole prevenire, bisogna stare attenti ad una patologia molto diffusa come la stitichezza, che va curata fin da bambini correggendo il proprio stile di vita e la propria alimentazione , perchè altrimenti si e’ a rischio di malattie serissime. NORME SALUTARI E STITICHEZZA, Modificare il proprio stile di vita, migliorare
la qualità dell' alimentazione . e fare attività fisica. Mangiare soprattutto
fibre. e bere quando si ha
sete., frutta e verdura, le fibre, aiutano al ripristino della flora
batterica, indispensabile per la assimilazione degli elementi nutritivi. Sono utili i supplementi nutrizionali e piante
per depurare l'organismo e riattivare la flora batterica intestinale. PIANTE AD AZIONE LASSATIVA Prima di intervenire con le piante ad azione lassativa e’ bene adottare una alimentazione ricca di fibre, come la frutta, la verdura, il pane integrale o di segale, crusca. Le piante antrachinoniche come la Cascara Sagrada, la Sena, la Frangula ed il Rabarbaro vanno usate solo occasionalmente e per brevissimi periodi e mai nella stipsi cronica, e bisogna sapere che possono interferire con alcune sostanze farmacologiche In genere possono provocare dolori colitici e per un uso prolungato e ad alte dosi possono causare l’insorgenza di ulcerazioni della mucosa rettale. La sindrome da abuso di lassativi può provocare una notevole perdita di elettroliti, compresa la melanosis-coli, che e’ una pigmentazione della mucosa del colon. L’uso eccessivo e prolungato può provocare una perdita di sodio e potassio, la perdita del potassio può essere anche del 50 per cento. Con possibili danni renali, e disturbi cardiaci come aritmia e bradicardia, la perdita di potassio può aumentare la tossicità dei glicosidi cardioattivi. I purgani antrachinonici vanno somministrati con prudenza in pazienti affetti da patologie cardiache, diminuiscono il tempo di transito intestinale, l’assorbimento di svariati farmaci per via orale, preparati a base di sena, possono far aumentare la possibilità di sviluppo di nefropatia da antiifiammatori non steroidei. Queste piante non vanno somministrate ne’ in gravidanza ne’ in allattamento, ne’ durante il ciclo mestruale, ne’ nel caso di coliti, di colon irritabile, di emorroidi, diverticoli. In gravidanza potrebbero provocare l’aborto. Al posto di queste piante sarebbe bene utilizzare e fibre alimentari, Ispagul, Psillio, Lino. STITICHEZZA ED ERBE MEDICINALI Ci sono le droghe emollienti come la Malva, il Lino e la Altea, e le sostanze che aumentano la massa fecale, contengono mucillagini si rigonfiano a contatto con l’acqua formando masse bianche amorfe viscose e gelatinose, aumentano la massa fecale che da indurita, diventa più voluminosa, morbida e scorrevole, si verifica anche la distensione della parete intestinale e la pressione della massa sul colon facilita il transito intestinale delle feci e la loro espulsione, vanno ingerite con molta acqua, non vanno somministrate in gravidanza in allattamento e ai nefropatici e la sua scorrevolezza come lo Psillio,e’ indicato per la costipazione cronica, si usa anche per la dissenteria e la colite per la pellicola protettiva che si va ad aderire sulla mucosa intestinale il Glucomannano, L’Agar-Agar, la gomma di Guar,sono in grado di apportare fibra cellulosa e di non lasciar assorbire sostanze grasse e zuccheri, vanno assunte almeno un’ora prima dei pasti, non va somministrata contemporaneamente, con altri farmaci, può interferisce con la chemioterapia. MISCELA LASSATIVA A BASE DI ERBE Miscela lassativa a base di psillio polvere - malva polvere - liquirizia polvere - frangola polvere- anice polvere (le piante lassative vanno abbinate assolutamente ad un corretto regime alimentare). Oltre all'alimentazione sana, biologica, bilanciata, fare anche se occorre idro-colon-terapia, sentire al riguardo sempre un nutrizionista e il vostro medico curante. Vedi QUESTE NOTE NON
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Anna Zelli
Anna Zelli: Naturopata, Erborista,
Floriterapeuta
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Aggiornato settembre 2024