Cavalieri
Ospitalieri ovvero Cavalieri dell'Ordine
dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme,
detti anche Cavalieri di Cipro, Cavalieri di
Rodi e noti come Cavalieri di Malta,
è un ordine religioso cavalleresco nato intorno
alla prima metà dell'XI secolo a Gerusalemme.
Questo ordine religioso cristiano e cavalleresco
dopo la Prima Crociata si dotò di un proprio
statuto., nel 1113 Papa Pasquale II lo rese
autonomo e sovrano con il protettorato della
Santa Sede. Se fino ad allora l'Ordine seguiva
la Regola benedettina, successivamente iniziò ad
osservare quella agostiniana Il Gran maestro
Raymond du Puy de Provence diede all'Ordine una
regola propria, ispirata a quella agostiniana.
Per secoli questo ordine si dedicò alla carità,
oggi è una organizzazione filantropica
internazionale. L’ordine in origine, si stabilì
a Gerusalemme ed i Benedettini, reggevano
qui, prestando la loro opera, l’Ospedale di San
Giovanni l’Elemosiniere , vi rimasero dal 1023
al 1025. Il loro compito era quello di assistere
tutti coloro che bussavano al convento, in
seguito, però, per via delle scorrerie dei
predoni che assaltavano i pellegrini cristiani
in visita alla città di Gerusalemme, questi
monaci, si dotatono anche di armi per difendersi
e dopo la prima crociata, fu affidata
ufficialmente all'Ordine di San Giovanni di
Gerusalemme, la cura e la difesa dei
pellegrini diretti in Terra santa.
Successivamente, dopo la perdita dei territori
cristiani in Terra santa, l'Ordine si rifugiò
brevemente a Cipro (1291) e poi a Rodi
(1309), su cui estese la propria sovranità, e
successivamente a Malta (1530), giurando
come vassallo del re di Sicilia. Già a Rodi la
sovranità internazionale e l'indipendenza
dell'Ordine crebbero ancora, così come la flotta
navale divenne ancor più temibile. Per tutto il
XIV secolo l'Ordine si suddivise in Gran
Priorati, Baliaggi e Commende
in base alla lingua parlata dai cavalieri.
Inizialmente le lingue erano sette, parlate
nelle seguenti nazioni: Francia, Italia,
Germania, Provenza, Alvernia e Aragona
(Navarra). Nel 1492 venne costituita l'ottava
lingua, ovvero quella di Castiglia e
Portogallo.In seguito alla perdita di Malta per
mano di Napoleone (1798) l'Ordine si trasferì in
Russia con oltre 400 Cavalieri e
Dignitari esiliati dall'isola. Postisi sotto la
protezione dello zar Paolo I, dopo la
destituzione-abdicazione di Ferdinand von
Hompesch zu Bolheim, i Cavalieri elessero
appunto lo zar quale Gran Maestro dell'Ordine,
con i membri del Gran Priorato di Russia e dei
delegati dei principali Priorati di Europa e con
la tacita benedizione del Papa, Pio VI,
praticamente in mano di Napoleone. Dalla
perdita dell'isola, la storia degli
Ospitalieri del Sovrano Ordine di San Giovanni
di Gerusalemme si divise in diversi momenti,
luoghi e vicissitudini. Dopo il Trattato di
Amiens del 1802, il Papa volle fortemente
rifondare la lingua d'Italia, e nel 1803 una
dozzina di Cavalieri si stabilì a Messina
e poi a Catania, quindi a Ferrara
e finalmente, dopo 30 anni, a Roma. Così
il Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM),
Ordine religioso Cattolico di sub collazione
Vaticana, di Diritto Canonico (Tribunale
Cardinalizio, sentenza 24.1.53; pubb.: "Acta
Apostolicae Sedis" n. 15 del 30.11.1953) è
quella branca dell'organizzazione dell'Ordine,
che fu appunto rifondato nel 1803 da Papa Pio
VII, la più rappresentativa, grazie al posto di
"osservatore" alle Nazioni Unite. Ha un suo
governo e alcune prerogative di Stato autonomo,
pur "senza territorio". È presente in oltre 120
paesi e, abbandonato l'impegno militare,
realizza iniziative a carattere benefico e
assistenziale. Sono però presenti anche altri
eredi dell’antico Ordine, quelli di fede
protestante o anglicana, come il Venerabile
Ordine di San Giovanni, con sede a Londra e
l'Ordine di San Giovanni del Baliaggio di
Brandeburgo, già sotto protezione degli
Hohenzollern, quelli di Svezia e dei Paesi
Bassi. E' stato anche riconosciuto legittimo, in
virtù di numerose sentenze Internazionali dal
1899 ai nostri giorni, il "Sovrano Ordine di San
Giovanni di Gerusalemme", *World Confederation*.
La caratteristica principale di questa vena dei
cavalieri ospitalieri, laici, è quella che la
maggior parte degli aderenti sono di fede
Cattolica, ma aperti al Dialogo inter Religioso,
quindi con membri di fede Ebraica, Mussulmana,
Buddista, ed altre. (tratto da wikipedia)
Storia
dell’Ordine degli Ospitalieri
: Il termine Muristan in ebraico,
persiano e birmano, significa “ospedale”, ed è
una grande area quadrata di strade, piazze,
negozi e laboratori di artigianato che si trova
nel quartiere cristiano della Città Vecchia di
Gerusalemme.La prima menzione storica del
Muristan si ha nel 600: all'abate Probus fu
commissionata da papa Gregorio I la costruzione
di un ospitale a Gerusalemme per avere cura dei
pellegrini cristiani in Terra santa. Nel IX
secolo Carlo Magno, imperatore del Sacro Romano
Impero, ingrandì l'ostello di Probus e vi
aggiunse una biblioteca. Circa due secoli
dopo, nel 1005, l'Imām fatimide al-Hākim
distrusse l'ostello assieme con altri tremila
edifici. Fece portare ai cristiani, appese al
collo, delle croci di legno, lunghe circa un
metro e larghe mezzo. Malgrado ai cristiani non
fosse permesso di acquistare schiavi, maschi o
femmine, e godessero di pochi privilegi, ad essi
era concesso di usare i cavalli a
condizione che essi cavalcassero con la sella di
legno e finimenti disadorni. Guglielmo di
Tiro vissuto alla fine del XII secolo
nella sua opera Historia rerum in partibus
transmarinis gestarum riferisce che nel 1023 dei
mercanti da Amalfi e Salerno ebbero il permesso
dall'Imām fatimide d'Egitto al-Zāhir (reg.
1021-1036) di ricostruire l'ospizio a
Gerusalemme, che fu edificato sul luogo
del monastero di san Giovanni l'Elemosiniere
e serviva i pellegrini cristiani che viaggiavano
per visitare i paesi e i luoghi dove Gesù era
nato, vissuto, morto, risorto e asceso al cielo.
Egli riferisce che questa struttura era servita
da monaci benedettini e che fu il primo nucleo
della struttura in seguito divenuta dei
Cavalieri Ospitalieri. E’ probabile che
l'Ordine Ospitaliero fu fondato dal Beato
Gerardo de Saxo nel 1099 in seguito alla
prima crociata e il cui ruolo di fondatore
fu confermato dalla bolla papale "Pie Postulatio
Voluntatis" di papa Pasquale II del 15 febbraio
1113. Oltre questo esistono una decina di
documenti coevi in cui è nominato Gerardo che
acquisì terre e rendite per il suo Ordine per
tutto il Regno di Gerusalemme e anche in
Europa. Il suo successore Raymond du Puy
de Provence istituì il primo ospizio
degli Ospitalieri nei pressi della
Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme.
Il gruppo inizialmente si prendeva cura solo dei
pellegrini giunti a Gerusalemme, ma presto
l'ordine estese i suoi servizi alla scorta
armata ai pellegrini. La scorta in breve crebbe
fino a diventare una sostanziosa forza armata.
Insieme ai Cavalieri Templari, formatisi
circa venti anni dopo, nel 1119, gli
Ospitalieri divennero uno dei più potenti
gruppi cristiani nell'area. L'Ordine
cominciò a distinguersi in battaglia contro i
musulmani e i suoi soldati indossavano una
sopravveste nera con una croce bianca. Dalla
metà del XII secolo l'ordine era nettamente
diviso tra membri militari e coloro che
prestavano assistenza ai malati. Era ancora un
ordine religioso e godeva di privilegi
funzionali concessi dal papato, tra i quali
l'indipendenza da ogni autorità che non fosse
quella del papa stesso, l'esenzione dai tributi
e la concessione di edifici religiosi. Molte
delle fortificazioni più importanti in
Terrasanta erano opera dei Templari o degli
Ospitalieri: nel Regno di Gerusalemme gli
Ospitalieri tenevano sette grandi forti e
altri 140 possedimenti nell'area. I due
maggiori, le loro basi nel Regno e nel
Principato di Antiochia, erano il Krak dei
Cavalieri e Margat, situati il primo in Siria
e il secondo nei pressi di Tripoli (oggi
in Libano). Le proprietà dell'ordine erano
divise in priorati, organizzati in baliati che,
a loro volta erano suddivisi in capitanerie. A
causa della forza crescente dell'Islam i
Cavalieri furono costretti ad abbandonare i loro
possedimenti storici in Gerusalemme. Dopo la
caduta del regno di Gerusalemme (Gerusalemme
stessa cadde nel 1187) i Cavalieri si trovarono
confinati nella Contea di Tripoli (di
Libano) e quando anche San Giovanni d'Acri venne
catturata, nel 1291, l'Ordine cercò rifugio
presso il Regno di Cipro. Trovandosi
progressivamente coinvolti nella politica di
questo regno, il Gran Maestro Guillaume de
Villaret ideò un piano per conquistare un
proprio dominio temporale e scelse Rodi
come nuova patria dell'Ordine. Fu il suo
successore Folco di Villaret a realizzare questa
impresa: il 15 agosto 1309, dopo una campagna
durata due anni, l'isola di Rodi fu
riscattata dai Cavalieri, che ottennero
anche il controllo di diverse isole limitrofe e
quello dei porti anatolici di Bodrum e
Castelrosso. Nel 1314 l'ordine dei
Cavalieri Templari fu sciolto e la gran
parte delle sue proprietà venne conferita ai
Cavalieri Ospitalieri che, peraltro,
mantennero la sovranità a Rodi. I
possedimenti templari erano organizzati in otto
"Lingue" (Alvernia, Aragona, Castiglia, Francia,
Germania, Inghilterra Italia e Provenza). Una
volta a Rodi, e ormai noti come i Cavalieri
di Rodi, essi furono obbligati a sviluppare
soprattutto il lato militare della propria
attività, impegnandosi soprattutto contro i
corsari berberi. Gli Ospitalieri, nel corso del
XV secolo, si opposero vittoriosamente a due
tentativi d'invasione: uno del 1440 ad opera del
sultano mamelucco d'Egitto, il secondo nel 1480
ad opera del sultano ottomano Maometto II, il
quale, dopo la caduta di Costantinopoli, vedeva
nei Cavalieri del Sovrano Ordine di San Giovanni
di Gerusalemme uno dei suoi nemici principali.
Durante l'assedio di Rodi del 1522 comunque gli
Ospitalieri dovettero affrontare un tipo di
esercito completamente diverso, quando 400 navi
sotto il comando di Solimano il Magnifico
sbarcarono sull'isola 100.000 uomini. Per
fronteggiare questo esercito i Cavalieri avevano
meno di 7.000 uomini e la protezione offerta
dalle mura della città. L'assedio durò sei mesi,
alla fine dei quali ai sopravvissuti fu concesso
di abbandonare Rodi, con l'onore delle armi.
La perdita
di Rodi e il periodo Viterbese (chiesa
SS Faustino e Giovita Viterbo)
Dopo la perdita di Rodi i Cavalieri e
circa 3.000 rodioti che non erano voluti
soggiacere ai mussulmani posero le loro navi a
Civitavecchia. Il papa, dietro richiesta del
Gran Maestro, diede loro la città di Viterbo,
dove i Cavalieri soggiornarono fino al 1530.
Furono questi anni molto importanti per la città
che, proprio per la presenza dei Cavalieri, nel
1527 fu risparmiata dai Lanzichenecchi che
misero a ferro e fuoco l'Italia Centrale
concludendo le loro scorribande con il sacco di
Roma.
Insediamento
a Malta
Dopo
sette anni di spostamenti della loro sede
principale, da un luogo all'altro in Europa, i
Cavalieri si insediarono quindi a Malta nel
1530 per iniziativa di papa Clemente VII e
dell'imperatore Carlo V, con il consenso del
loro feudatario il Re di Sicilia (che a
quell'epoca era poi lo stesso imperatore Carlo
V). Il tributo annuale di vassallaggio per
l'isola di Malta era un singolo falcone maltese,
che essi dovevano dare nel giorno di Ognissanti
al Viceré di Sicilia, che faceva le funzioni di
rappresentanza del re. I Cavalieri possedevano
in questo periodo ancora la città di Tripoli,
l'attuale capitale della Libia, detta Tripoli di
Berberia per distinguerla dall'altra Tripoli,
detta di Siria, nell'attuale Libano. Questa
città venne loro tolta da Dragut nel 1551. Per
il possesso dell'arcipelago maltese, i Cavalieri
Ospitalieri vennero dunque soprannominati
Cavalieri di Malta e continuarono la loro
azione contro la guerra di corsa musulmana,
combattendo con la loro flotta i corsari
provenienti dal Nordafrica berbero. Malgrado
avessero a disposizione solo poche navi, erano
degli esperti navigatori e causarono non poche
noie alle navi ottomane, attirando nuovamente le
ire degli Ottomani, che non erano affatto felici
di vedere l'Ordine ristabilito. Di conseguenza
essi riunirono un'altra grossa forza militare
con lo scopo di eliminare i Cavalieri da Malta e
nel 1565 invasero l'isola, dando inizio al
grande assedio di Malta.L'assedio durò circa
quattro mesi, durante i quali i Turchi
espugnarono una dopo l'altra le posizioni dei
Cavalieri, pagando tuttavia un prezzo altissimo
per ogni conquista; nella battaglia trovò la
morte anche il comandante turco, il famoso
corsaro Dragut. Infine il 6 settembre, quando
ormai i difensori di Malta erano ridotti a circa
600 (da 9.000 che erano inizialmente, di cui 700
Cavalieri), arrivò in loro aiuto la flotta
spagnola partita dalla Sicilia. Anche gli
Ottomani erano ormai così provati che si
ritirarono quasi senza combattere: avevano perso
circa 30.000 uomini. Dopo l'assedio fu
necessario costruire una nuova città: l'attuale
città de La Valletta, così chiamata in
memoria del valoroso gran maestro Jean de la
Valette che aveva organizzato e diretto la
difesa. In essa, continuando la tradizione
assistenziale dell'Ordine, fu costruito anche
quello che era allora il più grande e moderno
ospedale d'Europa, dove cristiani,
musulmani ed ebrei venivano curati insieme senza
distinzione.
Battaglia di
Lepanto
Nel
1571 i cavalieri di San Giovanni di
Gerusalemme, da Malta,
parteciparono alla grande battaglia di Lepanto,
al fianco di austriaci, spagnoli, genovesi,
veneziani e pontifici contro la flotta ottomana,
sotto il comando di don Giovanni d'Austria,
figlio naturale dell'imperatore Carlo V. Gli
Ottomani erano inferiori nel numero di cannoni,
nella capacità di manovra e nella velocità, e
alla fine della giornata la quasi totalità della
loro flotta era distrutta o catturata. Le navi
maltesi erano schierate all'ala destra: la loro
ammiraglia fu abbordata da più navi nemiche, ma
l'equipaggio si difese con tale energia che,
quando infine le altre navi cristiane arrivarono
ad aiutarli, trovarono solo un tappeto di
cadaveri, tra i quali erano ancora vivi soltanto
tre cavalieri, feriti e privi di sensi. Nel 1607
al Capo di Stato, il Gran Maestro, venne
riconosciuto lo status di (Principe del Sacro
Romano Impero e nel 1630 venne premiato con un
grado ecclesiastico pari a quello di un
cardinale, con l'unico e ibrido titolo di Sua
Altezza Eminentissima, riflettendo entrambe le
qualità che lo qualificano come un vero principe
della Chiesa. In seguito alla vittoria navale di
Lepanto i Cavalieri continuarono ad attaccare
i corsari e la loro base divenne un centro
per la tratta degli schiavi, dove si
vendevano africani catturati e Turchi,
riscattando e liberando allo stesso tempo gli
schiavi cristiani. Malta rimase un mercato di
schiavi fino al XVIII secolo.Servivano non
meno di mille schiavi solo per equipaggiare
le galee dell'Ordine di San Giovanni di
Gerusalemme. L'ordine era suddiviso in
"Lingue" che costituivano le varie
nazioni di appartenenza dei cavalieri.
Queste erano quelle di Provenza (Gran Priorato
di Saint Gilles), Alvernia, Francia, Italia,
Aragona, Alemagna (Gran priorato di Heitersheim),
Castiglia, e da 1780 quella di Baviera e
Inghilterra. L'isola da feudo imperiale concesso
all'Ordine da Carlo V diviene dal 1530 feudo del
Regno di Sicilia con l'obbligo di inviare al
viceré ogni anno un falcone in segno di omaggio
feudale. Nel 1789 in Francia si scatenò
la rivoluzione e il furore anti-aristocratico,
obbligando molti cavalieri francesi e nobili a
fuggire per salvare le loro vite (fatti simili
si sarebbero ripetuti in Russia un secolo dopo).
Molte delle tradizionali fonti di sostentamento
dell'Ordine provenienti dalla Francia furono
perdute per sempre. Aggiungendo al danno la
beffa, nel 1792 il Governo francese confiscò i
diritti, partecipazioni e proprietà dell'Ordine
presenti sul territorio francese. Nel
1797, a seguito della spartizione della Polonia
tra i grandi imperi europei, venne costituito il
Priorato di Russia, che assorbì e
sostituì il Priorato di Polonia.
La conquista
napoleonica
La
versione di alcuni storici dice che la loro
roccaforte mediterranea di Malta venne
espugnata da Napoleone Bonaparte nel 1798,
nel corso della sua spedizione in Egitto, dopo
che Napoleone chiese di poter rifornire di acqua
la propria flotta diretta in Egitto, senza le
limitazioni esistenti per l'approdo delle navi,
potevano infatti entrare solo 4 navi per volta
nel porto della Valletta. Un'altra tesi storica
invece afferma che il Gran Maestro Ferdinand von
Hompesch, impreparato e indeciso, dopo aver
tergiversato a lungo, acconsentì, non volendo
impugnare le armi contro altri Cristiani. In
ogni caso Napoleone fece un'azione di forza e
si impadronì dell'isola, aiutato in questo
anche da alcuni Cavalieri della Lingua di
Francia presenti nella rocca in circa 120 unità,
i quali sarebbero stati contattati in precedenza
da una falsa missione commerciale francese.
Comunque l'sola era ben protetta e non sarebbe
mai stato possibile conquistarla se i Cavalieri
avessero impugnato le armi; mentre il Gran
Maestro, fu costretto alla resa, avvenuta il 12
giugno. Napoleone spogliò l'Ordine di molti dei
tesori conservati sull'isola per finanziare la
sua spedizione, ma non poté usufruirne poiché la
nave che trasportava gran parte del bottino fu
affondata meno di due mesi dopo dall'ammiraglio
inglese Orazio Nelson alla battaglia del Nilo.
Il Gran Maestro Fra' Ferdinand von Hompesch si
arrese ed i Cavalieri ottennero l'onore delle
armi (12 giugno 1798), iniziò quindi un periodo
di grande crisi per l'Ordine e l'esilio dei
Cavalieri in tutto il mondo, sia presso i
Priorati esistenti, che presso regnanti e nobili
amici. La maggior parte appunto dei Cavalieri,
circa 400 con alti dignitari e buona parte del
consiglio magistrale in carica del Sovrano
Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, appunto
dal 1798 si posero al servizio dello zar
Paolo I di Russia, convinti che fosse
l'unico a poter contrastare la politica del
Bonaparte.
Il XIX
secolo
Pochissimi cavalieri dell'Ordine continuarono ad
operare in Italia e Spagna e cercarono di
intraprendere negoziati con alcuni regnanti
europei, senza nessun esito, per il ritorno
sull'isola. Lo zar di Russia Paolo I, protettore
dell'Ordine, giacché era stato istituito il
Gran Priorato Russo dal Gran Maestro
Emanuele De Rohan - Polduc (1797) a San
Pietroburgo, concesse asilo a tutti i Cavalieri
che appunto erano "esiliati" in questa città
(circa 400) e questa fu la continuazione del
Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme
che, in terra Russa, ricostituirono il
proprio governo, si integrarono nella società
del tempo, rappresentando altresì una parte
dell'élite all'interno degli Ordini Imperiali
russi. Infatti, i Cavalieri del Gran Priorato
Russo con tutti i Priorati europei, deposero il
Gran Maestro Ferdinand von Hompesch ed elessero
in sua vece lo zar Paolo I; nonostante le
riserve iniziali (lo zar era di religione
ortodossa) vi fu anche l'approvazione del Papa
Pio VI, che era preoccupato dello strapotere
di Napoleone. Conseguentemente, dopo la sua
nomina a Gran Maestro avvenuta il 29 novembre
1798, Paolo I cercò di unificare l'operosità e
la spiritualità dei Cavalieri sotto la sua
guida. Successivamente, su pressione
dell'imperatore d'Austria Francesco II, von
Hompesch che nel frattempo aveva riparato a
Trieste, abdicò, inviando anche una lettera allo
zar nella quale chiedeva formalmente la sua
protezione per l'Ordine. Durante il suo
Magistero, Paolo I nel Palais de Malta a San
Pietroburgo, erano presenti le due Chiese:
Ortodossa e Cattolica, una di fronte
all'altra con i fedeli che convivevano le
proprie esperienze, I Cavalieri appartenenti
alla Lingua spagnola, dopo la morte del Gran
maestro, lo zar Paolo I, nominarono un altro
Gran Maestro nella persona del Re di Spagna,
Carlo IV. Da questa scissione nacque
l'Ordine Reale dei cavalieri di San Giovanni di
Gerusalemme che tuttavia nel 1885, a seguito
della bolla di Papa Leone XIII del 1879 con la
quale autorizzava la nomina di un nuovo Gran
Maestro in Roma, nella persona di Giovanni
Battista Ceschi a Santa Croce (1879-1905) dello
SMOM, questo Ordine Reale di Spagna rinunziava
all'esercizio del Gran Magistero. Un altro
Ordine di ispirazione melitense era però sorto
in Spagna nel 1833, in seguito alla guerra
civile che vide contestare l'ascesa al trono da
parte della Regina Isabella II, un gruppo di
Cavalieri costituì un Ordine autonomo denominato
Ordine Reale dei Cavalieri Ospedalieri di San
Giovanni Battista i cui statuti furono
approvati nel 1876 dal Re Alfonso XII, il quale
assunse il titolo di Gran protettore, e che
esiste tuttora. Successivamente l'assassinio di
Paolo I nel 1801, avvenuto per cause misteriose,
molto probabilmente poiché era sua intenzione
instaurare il cattolicesimo in Russia, il figlio
Alessandro I rinunciò ad assumere la carica di
gran maestro per la sua profonda religiosità di
fede ortodossa, invio le insegne di Gran Maestro
al Sommo Pontefice. Due anni dopo (1803), papa
Pio VII, fece eleggere un nuovo Gran Maestro,
Giovanni Battista Tommasi, che, nominato a Roma
nel 1803, stabilì provvisoriamente la sede
dell'Ordine prima a Messina e poi a Catania,
dove morì nel 1805. Durante il Congresso di
Vienna i cavalieri avrebbero voluto fare un
tentativo per riavere Malta che però
ormai era saldamente nelle mani inglesi,
o, in subordine si tentava di ottenere Rodi
loro antico possesso, ma per vari motivi ogni
tentativo di reinsediarsi in un'isola fallì.
Negli anni venti dell'Ottocento la situazione si
fece ancora più difficile: i priorati superstiti
in alcune nazioni furono espropriati delle loro
proprietà ed estinti. In questi anni si
ridussero a sei: Roma, Capua, Barletta, Messina,
Portogallo e Boemia. Nel 1834 finalmente un
segnale di ripresa: il nuovo luogotenente
stabilì la sede dell'ordine nella sua
attuale sede sull'Aventino, a Roma, dove
ancora oggi risiede. Inoltre aprì una nuova
struttura per il noviziato, pratica caduta in
disuso e presso ponte Sisto avviò un
ospedale, ristabilendo l'antica tradizione
dell'Ordine e infine fu stilata una nuova carta
costituzionale approvata da Papa Pio IX nel
1854. Nonostante le prospettive dei rilancio
dell'Ordine, nel 1860 venne registrato il punto
più basso, infatti, in quest'anno, nonostante
fossero ancora vivi una manciata di cavalieri
professi creati prima della caduta di Malta, il
loro numero fu il più basso del secolo:
solamente 34. Da questo punto si cominciò una
politica di sviluppo delle attività caritative,
nacquero le associazioni nazionali e nel 1879
papa Leone XIII restaurò pienamente l'Ordine,
autorizzando l'elezione di un nuovo Gran
Maestro.
L'organizzazione attuale
Oltre il più conosciuto "Sovrano militare
ordine di Malta", che rimane sempre un
ordine religioso, diretto dal diritto canonico e
con la protezione della Chiesa cattolica, e
soggetto di diritto internazionale, ordine
cavalleresco con alcuni diritti di sovranità
riconosciuto da oltre 120 Stati con un posto di
"osservatore" alle Nazioni Unite, in Italia sono
presenti anche l'Associazione dei cavalieri
italiani del sovrano militare ordine di Malta,
dipendente dal SMOM ed il Corpo militare dell'ACISMOM,
corpo ausiliario dell'Esercito Italiano. Però
sembra opportuno determinare inoltre gli Ordini
riconosciuti dagli Stati nazionali e
specialmente quelli con guida "Monarchica", che
nel 1961 si sono aggregati e che sono
identificati come discendenti degli Hospitalieri,
facenti parte dell'Alleanza di San Giovanni:
Il Venerabile ordine di San Giovanni,
fondato nel 1888 a Londra con a capo S.M.
la Regina d'Inghilterra. L'Ordine gestisce
ambulanze ed Ospedali, è fortemente diffuso in
tutto il Regno Unito. Nel 1963 ha firmato una
dichiarazione di riconoscimento e cooperazione
con lo SMOM pur non esistendo connessioni
storiche precedenti tra i due ordini. Ordine di
San Giovanni del Baliaggio di Brandeburgo
fondato il 17 maggio 1853 dal principe Carlo di
Prussia. Attualmente riconosciuto dalla
Germania. Ordine di San Giovanni del Baliaggio
dei Paesi Bassi istituito con regio decreto del
30 aprile 1909, dalla Regina Guglielmina in
onore della nascita della principessa Giuliana.
Attualmente riconosciuto dai Paesi Bassi.Ordine
di San Giovanni del Baliaggio di Svezia fondato
nel novembre del 1946. Attualmente riconosciuto
dalla Svezia. Nel 1963 il S.M.O.M. è stato
accettato, da queste organizzazioni protestanti
e quella anglicana, che si richiamano alla
tradizione dell'Ordine Giovannita, cosicchè
l'Alleanza dei cavalieri ospedalieri di san
Giovanni di Gerusalemme è in atto formata da
questi 5 ordini.Bisogna altresì considerare
anche l'altra vena dell'Ordine Ospedaliero e
Militare, sempre erede della Sovranità del 1113
determinata con la Bolla di S.S. Papa Pasquale
II, aperto al dialogo inter religioso, che oggi
è il Sovrano Ordine di San Giovanni di
Gerusalemme World Confederation, “Soggetto di
Diritto Internazionale indipendente, in tutto
uguale ad uno Stato estero” . Questi è in
pratica l'erede degli oltre 400 Dignitari e
Cavalieri del Sovrano Ordine di San Giovanni di
Gerusalemme che da Malta nel 1798 esiliarono a
San Pietroburgo e qui nominarono lo zar Paolo I
quale Gran Maestro, continuando la storia
dell'Ordine a tutto il 1917 in Russia.
Successivamente mantenendo ogni diritto fino ai
nostri giorni, come determinato e riconosciuto
dalle sentenze di varie Magistrature
internazionali . (sintesi da wikipedia).
A Viterbo ci sono più sedi dell'Ordine dei
Cavalieri di Malta, alla Chiesa dei SS
Faustino e Giovita, alla Chiesa del Gesù,
sconsacrata, a piazza del Gesù, a Palazzo
Santoro a piazza Giuseppe Verdi o del Teatro.
Ordine dei Cavalieri di
San Giovanni di Gerusalemme Cavalieri di Cipro
Rodi e Malta
Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di
Gerusalemme Cavalieri di Cipro Rodi e Malta
Chiesa dei Santissimi Giovita e Faustino piazza
San Faustino Viterbo centro storico
Chiesa SS Giovita e Faustino,
Piazza S. Faustino, Viterbo informazioni e
foto Anna Zelli
Palazzo Santoro piazza Verdi Viterbo
Palazzo Santoro - Piazza Giuseppe Verdi -
Palazzi di Viterbo centroChiesa ex San
Silvestro ex Chiesa del Gesù piazza del Gesù
Viterbo
Chiesa del Gesù ex S.Silvestro
Confraternite e Congregazioni Religiose storia -
Ordini Religiosi storia - a Viterbo
Santi a Viterbo - Chiese a Viterbo
Vie di Viterbo centro - Piazze
Viterbo centro - Quartieri Viterbo centro storico
Piazze di Viterbo centro -
Vie di Viterbo centro -
Quartieri
Viterbo centro
Viterbo centro storico -
Viterbo dintorni
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Viterbo dintorni
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