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Cavalieri Ospitalieri ovvero Cavalieri dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, detti anche Cavalieri di Cipro, Cavalieri di Rodi e noti come Cavalieri di Malta, è un ordine religioso cavalleresco nato intorno alla prima metà dell'XI secolo a Gerusalemme. Questo ordine religioso cristiano e cavalleresco dopo la Prima Crociata si dotò di un proprio statuto., nel 1113 Papa Pasquale II lo rese autonomo e sovrano con il protettorato della Santa Sede. Se fino ad allora l'Ordine seguiva la Regola benedettina, successivamente iniziò ad osservare quella agostiniana  Il Gran maestro Raymond du Puy de Provence diede all'Ordine una regola propria, ispirata a quella agostiniana. Per secoli questo ordine si dedicò alla carità, oggi è una organizzazione filantropica internazionale.  L’ordine in origine, si stabilì a Gerusalemme ed i Benedettini, reggevano qui, prestando la loro opera,  l’Ospedale di San Giovanni l’Elemosiniere , vi rimasero dal 1023 al 1025. Il loro compito era quello di assistere tutti coloro che bussavano al convento, in seguito, però, per via delle scorrerie dei predoni che assaltavano i pellegrini cristiani in visita alla città di Gerusalemme, questi monaci, si dotatono anche di armi per difendersi e dopo la prima crociata, fu affidata ufficialmente all'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, la cura e la difesa dei pellegrini diretti in Terra santa. Successivamente, dopo la perdita dei territori cristiani in Terra santa, l'Ordine si rifugiò brevemente a Cipro (1291) e poi a Rodi (1309), su cui estese la propria sovranità, e successivamente a Malta (1530), giurando come vassallo del re di Sicilia. Già a Rodi la sovranità internazionale e l'indipendenza dell'Ordine crebbero ancora, così come la flotta navale divenne ancor più temibile. Per tutto il XIV secolo l'Ordine si suddivise in Gran Priorati, Baliaggi e Commende in base alla lingua parlata dai cavalieri. Inizialmente le lingue erano sette, parlate nelle seguenti nazioni: Francia, Italia, Germania, Provenza, Alvernia e Aragona (Navarra). Nel 1492 venne costituita l'ottava lingua, ovvero quella di Castiglia e Portogallo.In seguito alla perdita di Malta per mano di Napoleone (1798) l'Ordine si trasferì in Russia con oltre 400 Cavalieri e Dignitari esiliati dall'isola. Postisi sotto la protezione dello zar Paolo I, dopo la destituzione-abdicazione di Ferdinand von Hompesch zu Bolheim, i Cavalieri elessero appunto lo zar quale Gran Maestro dell'Ordine, con i membri del Gran Priorato di Russia e dei delegati dei principali Priorati di Europa e con la tacita benedizione del Papa, Pio VI, praticamente in mano di Napoleone. Dalla perdita dell'isola, la storia degli Ospitalieri del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme si divise in diversi momenti, luoghi e vicissitudini. Dopo il Trattato di Amiens del 1802, il Papa volle fortemente rifondare la lingua d'Italia, e nel 1803 una dozzina di Cavalieri si stabilì a Messina e poi a Catania, quindi a Ferrara e finalmente, dopo 30 anni, a Roma. Così il Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM), Ordine religioso Cattolico di sub collazione Vaticana, di Diritto Canonico (Tribunale Cardinalizio, sentenza 24.1.53; pubb.: "Acta Apostolicae Sedis" n. 15 del 30.11.1953) è quella branca dell'organizzazione dell'Ordine, che fu appunto rifondato nel 1803 da Papa Pio VII, la più rappresentativa, grazie al posto di "osservatore" alle Nazioni Unite. Ha un suo governo e alcune prerogative di Stato autonomo, pur "senza territorio". È presente in oltre 120 paesi e, abbandonato l'impegno militare, realizza iniziative a carattere benefico e assistenziale. Sono però presenti anche altri eredi dell’antico Ordine, quelli di fede protestante o anglicana, come il Venerabile Ordine di San Giovanni, con sede a Londra e l'Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Brandeburgo, già sotto protezione degli Hohenzollern, quelli di Svezia e dei Paesi Bassi. E' stato anche riconosciuto legittimo, in virtù di numerose sentenze Internazionali dal 1899 ai nostri giorni, il "Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme", *World Confederation*. La caratteristica principale di questa vena dei cavalieri ospitalieri, laici, è quella che la maggior parte degli aderenti sono di fede Cattolica, ma aperti al Dialogo inter Religioso, quindi con membri di fede Ebraica, Mussulmana, Buddista, ed altre. (tratto da wikipedia)

Storia dell’Ordine degli Ospitalieri : Il termine Muristan in ebraico, persiano e birmano, significa “ospedale”,  ed è una grande area quadrata di strade, piazze, negozi e laboratori di artigianato che si trova nel  quartiere cristiano della Città Vecchia di Gerusalemme.La prima menzione storica del Muristan si ha nel 600: all'abate Probus fu commissionata da papa Gregorio I la costruzione di un ospitale a Gerusalemme per avere cura dei pellegrini cristiani in Terra santa. Nel IX secolo Carlo Magno, imperatore del Sacro Romano Impero, ingrandì l'ostello di Probus e vi aggiunse una biblioteca. Circa due secoli dopo, nel 1005, l'Imām fatimide al-Hākim distrusse l'ostello assieme con altri tremila edifici. Fece portare ai cristiani, appese al collo, delle croci di legno, lunghe circa un metro e larghe mezzo. Malgrado ai cristiani non fosse permesso di acquistare schiavi, maschi o femmine, e godessero di pochi privilegi, ad essi era concesso di usare i cavalli a condizione che essi cavalcassero con la sella di legno e finimenti disadorni. Guglielmo di Tiro vissuto alla fine del XII secolo nella sua opera Historia rerum in partibus transmarinis gestarum riferisce che nel 1023 dei mercanti da Amalfi e Salerno ebbero il permesso dall'Imām fatimide d'Egitto al-Zāhir (reg. 1021-1036) di ricostruire l'ospizio a Gerusalemme, che fu edificato sul luogo del monastero di san Giovanni l'Elemosiniere e serviva i pellegrini cristiani che viaggiavano per visitare i paesi e i luoghi dove Gesù era nato, vissuto, morto, risorto e asceso al cielo. Egli riferisce che questa struttura era servita da monaci benedettini e che fu il primo nucleo della struttura in seguito divenuta dei Cavalieri Ospitalieri. E’ probabile che l'Ordine Ospitaliero fu fondato dal Beato Gerardo de Saxo nel 1099 in seguito alla prima crociata e il cui ruolo di fondatore fu confermato dalla bolla papale "Pie Postulatio Voluntatis" di papa Pasquale II del 15 febbraio 1113. Oltre questo esistono una decina di documenti coevi in cui è nominato Gerardo che acquisì terre e rendite per il suo Ordine per tutto il Regno di Gerusalemme e anche in Europa. Il suo successore Raymond du Puy de Provence istituì il primo ospizio degli Ospitalieri nei pressi della Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Il gruppo inizialmente si prendeva cura solo dei pellegrini giunti a Gerusalemme, ma presto l'ordine estese i suoi servizi alla scorta armata ai pellegrini. La scorta in breve crebbe fino a diventare una sostanziosa forza armata. Insieme ai Cavalieri Templari, formatisi circa venti anni dopo, nel 1119, gli Ospitalieri divennero uno dei più potenti gruppi cristiani nell'area. L'Ordine cominciò a distinguersi in battaglia contro i musulmani e i suoi soldati indossavano una sopravveste nera con una croce bianca. Dalla metà del XII secolo l'ordine era nettamente diviso tra membri militari e coloro che prestavano assistenza ai malati. Era ancora un ordine religioso e godeva di privilegi funzionali concessi dal papato, tra i quali l'indipendenza da ogni autorità che non fosse quella del papa stesso, l'esenzione dai tributi e la concessione di edifici religiosi. Molte delle fortificazioni più importanti in Terrasanta erano opera dei Templari o degli Ospitalieri: nel Regno di Gerusalemme gli Ospitalieri tenevano sette grandi forti e altri 140 possedimenti nell'area. I due maggiori, le loro basi nel Regno e nel Principato di Antiochia, erano il Krak dei Cavalieri e Margat, situati il primo in Siria e il secondo nei pressi di Tripoli (oggi in Libano). Le proprietà dell'ordine erano divise in priorati, organizzati in baliati che, a loro volta erano suddivisi in capitanerie. A causa della forza crescente dell'Islam i Cavalieri furono costretti ad abbandonare i loro possedimenti storici in Gerusalemme. Dopo la caduta del regno di Gerusalemme (Gerusalemme stessa cadde nel 1187) i Cavalieri si trovarono confinati nella Contea di Tripoli (di Libano) e quando anche San Giovanni d'Acri venne catturata, nel 1291, l'Ordine cercò rifugio presso il Regno di Cipro. Trovandosi progressivamente coinvolti nella politica di questo regno, il Gran Maestro Guillaume de Villaret ideò un piano per conquistare un proprio dominio temporale e scelse Rodi come nuova patria dell'Ordine. Fu il suo successore Folco di Villaret a realizzare questa impresa: il 15 agosto 1309, dopo una campagna durata due anni, l'isola di Rodi fu riscattata dai Cavalieri, che ottennero anche il controllo di diverse isole limitrofe e quello dei porti anatolici di Bodrum e Castelrosso. Nel 1314 l'ordine dei Cavalieri Templari fu sciolto e la gran parte delle sue proprietà venne conferita ai Cavalieri Ospitalieri che, peraltro, mantennero la sovranità a Rodi. I possedimenti templari erano organizzati in otto "Lingue" (Alvernia, Aragona, Castiglia, Francia, Germania, Inghilterra Italia e Provenza). Una volta a Rodi, e ormai noti come i Cavalieri di Rodi, essi furono obbligati a sviluppare soprattutto il lato militare della propria attività, impegnandosi soprattutto contro i corsari berberi. Gli Ospitalieri, nel corso del XV secolo, si opposero vittoriosamente a due tentativi d'invasione: uno del 1440 ad opera del sultano mamelucco d'Egitto, il secondo nel 1480 ad opera del sultano ottomano Maometto II, il quale, dopo la caduta di Costantinopoli, vedeva nei Cavalieri del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme uno dei suoi nemici principali. Durante l'assedio di Rodi del 1522 comunque gli Ospitalieri dovettero affrontare un tipo di esercito completamente diverso, quando 400 navi sotto il comando di Solimano il Magnifico sbarcarono sull'isola 100.000 uomini. Per fronteggiare questo esercito i Cavalieri avevano meno di 7.000 uomini e la protezione offerta dalle mura della città. L'assedio durò sei mesi, alla fine dei quali ai sopravvissuti fu concesso di abbandonare Rodi, con l'onore delle armi.

La perdita di Rodi e il periodo Viterbese (chiesa SS Faustino e Giovita Viterbo)
Dopo la perdita di Rodi i Cavalieri e circa 3.000 rodioti che non erano voluti soggiacere ai mussulmani posero le loro navi a Civitavecchia. Il papa, dietro richiesta del Gran Maestro, diede loro la città di Viterbo, dove i Cavalieri soggiornarono fino al 1530. Furono questi anni molto importanti per la città che, proprio per la presenza dei Cavalieri, nel 1527 fu risparmiata dai Lanzichenecchi che misero a ferro e fuoco l'Italia Centrale concludendo le loro scorribande con il sacco di Roma.

Insediamento a Malta
Dopo sette anni di spostamenti della loro sede principale, da un luogo all'altro in Europa, i Cavalieri si insediarono quindi a Malta nel 1530 per iniziativa di papa Clemente VII e dell'imperatore Carlo V, con il consenso del loro feudatario il Re di Sicilia (che a quell'epoca era poi lo stesso imperatore Carlo V). Il tributo annuale di vassallaggio per l'isola di Malta era un singolo falcone maltese, che essi dovevano dare nel giorno di Ognissanti al Viceré di Sicilia, che faceva le funzioni di rappresentanza del re. I Cavalieri possedevano in questo periodo ancora la città di Tripoli, l'attuale capitale della Libia, detta Tripoli di Berberia per distinguerla dall'altra Tripoli, detta di Siria, nell'attuale Libano. Questa città venne loro tolta da Dragut nel 1551. Per il possesso dell'arcipelago maltese, i Cavalieri Ospitalieri vennero dunque soprannominati Cavalieri di Malta e continuarono la loro azione contro la guerra di corsa musulmana, combattendo con la loro flotta i corsari provenienti dal Nordafrica berbero. Malgrado avessero a disposizione solo poche navi, erano degli esperti navigatori e causarono non poche noie alle navi ottomane, attirando nuovamente le ire degli Ottomani, che non erano affatto felici di vedere l'Ordine ristabilito. Di conseguenza essi riunirono un'altra grossa forza militare con lo scopo di eliminare i Cavalieri da Malta e nel 1565 invasero l'isola, dando inizio al grande assedio di Malta.L'assedio durò circa quattro mesi, durante i quali i Turchi espugnarono una dopo l'altra le posizioni dei Cavalieri, pagando tuttavia un prezzo altissimo per ogni conquista; nella battaglia trovò la morte anche il comandante turco, il famoso corsaro Dragut. Infine il 6 settembre, quando ormai i difensori di Malta erano ridotti a circa 600 (da 9.000 che erano inizialmente, di cui 700 Cavalieri), arrivò in loro aiuto la flotta spagnola partita dalla Sicilia. Anche gli Ottomani erano ormai così provati che si ritirarono quasi senza combattere: avevano perso circa 30.000 uomini. Dopo l'assedio fu necessario costruire una nuova città: l'attuale città de La Valletta, così chiamata in memoria del valoroso gran maestro Jean de la Valette che aveva organizzato e diretto la difesa. In essa, continuando la tradizione assistenziale dell'Ordine, fu costruito anche quello che era allora il più grande e moderno ospedale d'Europa, dove cristiani, musulmani ed ebrei venivano curati insieme senza distinzione.

Battaglia di Lepanto
Nel 1571 i cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, da Malta, parteciparono alla grande battaglia di Lepanto, al fianco di austriaci, spagnoli, genovesi, veneziani e pontifici contro la flotta ottomana, sotto il comando di don Giovanni d'Austria, figlio naturale dell'imperatore Carlo V. Gli Ottomani erano inferiori nel numero di cannoni, nella capacità di manovra e nella velocità, e alla fine della giornata la quasi totalità della loro flotta era distrutta o catturata. Le navi maltesi erano schierate all'ala destra: la loro ammiraglia fu abbordata da più navi nemiche, ma l'equipaggio si difese con tale energia che, quando infine le altre navi cristiane arrivarono ad aiutarli, trovarono solo un tappeto di cadaveri, tra i quali erano ancora vivi soltanto tre cavalieri, feriti e privi di sensi. Nel 1607 al Capo di Stato, il Gran Maestro, venne riconosciuto lo status di (Principe del Sacro Romano Impero e nel 1630 venne premiato con un grado ecclesiastico pari a quello di un cardinale, con l'unico e ibrido titolo di Sua Altezza Eminentissima, riflettendo entrambe le qualità che lo qualificano come un vero principe della Chiesa. In seguito alla vittoria navale di Lepanto i Cavalieri continuarono ad attaccare i corsari e la loro base divenne un centro per la tratta degli schiavi, dove si vendevano africani catturati e Turchi, riscattando e liberando allo stesso tempo gli schiavi cristiani. Malta rimase un mercato di schiavi fino al XVIII secolo.Servivano non meno di mille schiavi solo per equipaggiare le galee dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. L'ordine era suddiviso in "Lingue" che costituivano le varie nazioni di appartenenza dei cavalieri. Queste erano quelle di Provenza (Gran Priorato di Saint Gilles), Alvernia, Francia, Italia, Aragona, Alemagna (Gran priorato di Heitersheim), Castiglia, e da 1780 quella di Baviera e Inghilterra. L'isola da feudo imperiale concesso all'Ordine da Carlo V diviene dal 1530 feudo del Regno di Sicilia con l'obbligo di inviare al viceré ogni anno un falcone in segno di omaggio feudale. Nel 1789 in Francia si scatenò la rivoluzione e il furore anti-aristocratico, obbligando molti cavalieri francesi e nobili a fuggire per salvare le loro vite (fatti simili si sarebbero ripetuti in Russia un secolo dopo). Molte delle tradizionali fonti di sostentamento dell'Ordine provenienti dalla Francia furono perdute per sempre. Aggiungendo al danno la beffa, nel 1792 il Governo francese confiscò i diritti, partecipazioni e proprietà dell'Ordine presenti sul territorio francese. Nel 1797, a seguito della spartizione della Polonia tra i grandi imperi europei, venne costituito il Priorato di Russia, che assorbì e sostituì il Priorato di Polonia.

La conquista napoleonica
La versione di alcuni storici dice che la loro roccaforte mediterranea di Malta venne espugnata da Napoleone Bonaparte nel 1798, nel corso della sua spedizione in Egitto, dopo che Napoleone chiese di poter rifornire di acqua la propria flotta diretta in Egitto, senza le limitazioni esistenti per l'approdo delle navi, potevano infatti entrare solo 4 navi per volta nel porto della Valletta. Un'altra tesi storica invece afferma che il Gran Maestro Ferdinand von Hompesch, impreparato e indeciso, dopo aver tergiversato a lungo, acconsentì, non volendo impugnare le armi contro altri Cristiani. In ogni caso Napoleone fece un'azione di forza e si impadronì dell'isola, aiutato in questo anche da alcuni Cavalieri della Lingua di Francia presenti nella rocca in circa 120 unità, i quali sarebbero stati contattati in precedenza da una falsa missione commerciale francese. Comunque l'sola era ben protetta e non sarebbe mai stato possibile conquistarla se i Cavalieri avessero impugnato le armi; mentre il Gran Maestro, fu costretto alla resa, avvenuta il 12 giugno. Napoleone spogliò l'Ordine di molti dei tesori conservati sull'isola per finanziare la sua spedizione, ma non poté usufruirne poiché la nave che trasportava gran parte del bottino fu affondata meno di due mesi dopo dall'ammiraglio inglese Orazio Nelson alla battaglia del Nilo. Il Gran Maestro Fra' Ferdinand von Hompesch si arrese ed i Cavalieri ottennero l'onore delle armi (12 giugno 1798), iniziò quindi un periodo di grande crisi per l'Ordine e l'esilio dei Cavalieri in tutto il mondo, sia presso i Priorati esistenti, che presso regnanti e nobili amici. La maggior parte appunto dei Cavalieri, circa 400 con alti dignitari e buona parte del consiglio magistrale in carica del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, appunto dal 1798 si posero al servizio dello zar Paolo I di Russia, convinti che fosse l'unico a poter contrastare la politica del Bonaparte.

Il XIX secolo
Pochissimi cavalieri dell'Ordine continuarono ad operare in Italia e Spagna e cercarono di intraprendere negoziati con alcuni regnanti europei, senza nessun esito, per il ritorno sull'isola. Lo zar di Russia Paolo I, protettore dell'Ordine, giacché era stato istituito il Gran Priorato Russo dal Gran Maestro Emanuele De Rohan - Polduc (1797) a San Pietroburgo, concesse asilo a tutti i Cavalieri che appunto erano "esiliati" in questa città (circa 400) e questa fu la continuazione del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme che, in terra Russa, ricostituirono il proprio governo, si integrarono nella società del tempo, rappresentando altresì una parte dell'élite all'interno degli Ordini Imperiali russi. Infatti, i Cavalieri del Gran Priorato Russo con tutti i Priorati europei, deposero il Gran Maestro Ferdinand von Hompesch ed elessero in sua vece lo zar Paolo I; nonostante le riserve iniziali (lo zar era di religione ortodossa) vi fu anche l'approvazione del Papa Pio VI, che era preoccupato dello strapotere di Napoleone. Conseguentemente, dopo la sua nomina a Gran Maestro avvenuta il 29 novembre 1798, Paolo I cercò di unificare l'operosità e la spiritualità dei Cavalieri sotto la sua guida. Successivamente, su pressione dell'imperatore d'Austria Francesco II, von Hompesch che nel frattempo aveva riparato a Trieste, abdicò, inviando anche una lettera allo zar nella quale chiedeva formalmente la sua protezione per l'Ordine. Durante il suo Magistero, Paolo I nel Palais de Malta a San Pietroburgo, erano presenti le due Chiese: Ortodossa e Cattolica, una di fronte all'altra con i fedeli che convivevano le proprie esperienze, I Cavalieri appartenenti alla Lingua spagnola, dopo la morte del Gran maestro, lo zar Paolo I, nominarono un altro Gran Maestro nella persona del Re di Spagna, Carlo IV. Da questa scissione nacque l'Ordine Reale dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme che tuttavia nel 1885, a seguito della bolla di Papa Leone XIII del 1879 con la quale autorizzava la nomina di un nuovo Gran Maestro in Roma, nella persona di Giovanni Battista Ceschi a Santa Croce (1879-1905) dello SMOM, questo Ordine Reale di Spagna rinunziava all'esercizio del Gran Magistero. Un altro Ordine di ispirazione melitense era però sorto in Spagna nel 1833, in seguito alla guerra civile che vide contestare l'ascesa al trono da parte della Regina Isabella II, un gruppo di Cavalieri costituì un Ordine autonomo denominato Ordine Reale dei Cavalieri Ospedalieri di San Giovanni Battista i cui statuti furono approvati nel 1876 dal Re Alfonso XII, il quale assunse il titolo di Gran protettore, e che esiste tuttora. Successivamente l'assassinio di Paolo I nel 1801, avvenuto per cause misteriose, molto probabilmente poiché era sua intenzione instaurare il cattolicesimo in Russia, il figlio Alessandro I rinunciò ad assumere la carica di gran maestro per la sua profonda religiosità di fede ortodossa, invio le insegne di Gran Maestro al Sommo Pontefice. Due anni dopo (1803), papa Pio VII, fece eleggere un nuovo Gran Maestro, Giovanni Battista Tommasi, che, nominato a Roma nel 1803, stabilì provvisoriamente la sede dell'Ordine prima a Messina e poi a Catania, dove morì nel 1805. Durante il Congresso di Vienna i cavalieri avrebbero voluto fare un tentativo per riavere Malta che però ormai era saldamente nelle mani inglesi, o, in subordine si tentava di ottenere Rodi loro antico possesso, ma per vari motivi ogni tentativo di reinsediarsi in un'isola fallì. Negli anni venti dell'Ottocento la situazione si fece ancora più difficile: i priorati superstiti in alcune nazioni furono espropriati delle loro proprietà ed estinti. In questi anni si ridussero a sei: Roma, Capua, Barletta, Messina, Portogallo e Boemia. Nel 1834 finalmente un segnale di ripresa: il nuovo luogotenente stabilì la sede dell'ordine nella sua attuale sede sull'Aventino, a Roma, dove ancora oggi risiede. Inoltre aprì una nuova struttura per il noviziato, pratica caduta in disuso e presso ponte Sisto avviò un ospedale, ristabilendo l'antica tradizione dell'Ordine e infine fu stilata una nuova carta costituzionale approvata da Papa Pio IX nel 1854. Nonostante le prospettive dei rilancio dell'Ordine, nel 1860 venne registrato il punto più basso, infatti, in quest'anno, nonostante fossero ancora vivi una manciata di cavalieri professi creati prima della caduta di Malta, il loro numero fu il più basso del secolo: solamente 34. Da questo punto si cominciò una politica di sviluppo delle attività caritative, nacquero le associazioni nazionali e nel 1879 papa Leone XIII restaurò pienamente l'Ordine, autorizzando l'elezione di un nuovo Gran Maestro.

L'organizzazione attuale
Oltre il più conosciuto "Sovrano militare ordine di Malta", che rimane sempre un ordine religioso, diretto dal diritto canonico e con la protezione della Chiesa cattolica, e soggetto di diritto internazionale, ordine cavalleresco con alcuni diritti di sovranità riconosciuto da oltre 120 Stati con un posto di "osservatore" alle Nazioni Unite, in Italia sono presenti anche l'Associazione dei cavalieri italiani del sovrano militare ordine di Malta, dipendente dal SMOM ed il Corpo militare dell'ACISMOM, corpo ausiliario dell'Esercito Italiano. Però sembra opportuno determinare inoltre gli Ordini riconosciuti dagli Stati nazionali e specialmente quelli con guida "Monarchica", che nel 1961 si sono aggregati e che sono identificati come discendenti degli Hospitalieri, facenti parte dell'Alleanza di San Giovanni: Il Venerabile ordine di San Giovanni, fondato nel 1888 a Londra con a capo S.M. la Regina d'Inghilterra. L'Ordine gestisce ambulanze ed Ospedali, è fortemente diffuso in tutto il Regno Unito. Nel 1963 ha firmato una dichiarazione di riconoscimento e cooperazione con lo SMOM pur non esistendo connessioni storiche precedenti tra i due ordini. Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Brandeburgo fondato il 17 maggio 1853 dal principe Carlo di Prussia. Attualmente riconosciuto dalla Germania. Ordine di San Giovanni del Baliaggio dei Paesi Bassi istituito con regio decreto del 30 aprile 1909, dalla Regina Guglielmina in onore della nascita della principessa Giuliana. Attualmente riconosciuto dai Paesi Bassi.Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Svezia fondato nel novembre del 1946. Attualmente riconosciuto dalla Svezia. Nel 1963 il S.M.O.M. è stato accettato, da queste organizzazioni protestanti e quella anglicana, che si richiamano alla tradizione dell'Ordine Giovannita, cosicchè l'Alleanza dei cavalieri ospedalieri di san Giovanni di Gerusalemme è in atto formata da questi 5 ordini.Bisogna altresì considerare anche l'altra vena dell'Ordine Ospedaliero e Militare, sempre erede della Sovranità del 1113 determinata con la Bolla di S.S. Papa Pasquale II, aperto al dialogo inter religioso, che oggi è il Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme World Confederation, “Soggetto di Diritto Internazionale indipendente, in tutto uguale ad uno Stato estero” . Questi è in pratica l'erede degli oltre 400 Dignitari e Cavalieri del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme che da Malta nel 1798 esiliarono a San Pietroburgo e qui nominarono lo zar Paolo I quale Gran Maestro, continuando la storia dell'Ordine a tutto il 1917 in Russia. Successivamente mantenendo ogni diritto fino ai nostri giorni, come determinato e riconosciuto dalle sentenze di varie Magistrature internazionali . (sintesi da wikipedia).

A Viterbo ci sono più sedi dell'Ordine dei Cavalieri di Malta, alla Chiesa dei SS Faustino e Giovita, alla Chiesa del Gesù, sconsacrata, a piazza del Gesù, a Palazzo Santoro a piazza Giuseppe Verdi o del Teatro.

Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme Cavalieri di Cipro Rodi e Malta

ordine dei cavalieri di san giovanni gerusalemme rodi cipro malta viterbo storia

Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme Cavalieri di Cipro Rodi e Malta

Chiesa dei Santissimi Giovita e Faustino piazza San Faustino Viterbo centro storico

chiesa santissimi giovita e faustino piazza san faustino viterbo info e foto anna zelli

Chiesa SS Giovita e Faustino, Piazza S. Faustino, Viterbo informazioni e foto Anna Zelli

Palazzo Santoro piazza Verdi Viterbo

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Palazzo Santoro - Piazza Giuseppe Verdi - Palazzi di Viterbo centro

Chiesa ex San Silvestro ex Chiesa del Gesù piazza del Gesù Viterbo

chiesa del gesù ex chiesa san silvestro piazza del gesù viterbo foto anna zelli

Chiesa del Gesù ex S.Silvestro

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Aggiornato Marzo 2024

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