Via San Faustino Vie di Viterbo, Piazze di Viterbo, Viterbo, informazioni a cura di Anna Zelli sito ufficiale web www.annazelli.com
Viterbo |
via san faustino viterbo centro storico | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
VIA SAN FAUSTINO |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Chiesa SS Giovita e Faustino
Guida Turistica Viterbo
|
Via San Faustino, Viterbo centro storico, si arriva o da piazza San Faustino e da piazza della Rocca, è una via breve, niente di significativo da vedere, la via è dedicata a San Faustino, da vedele la piazza San Faustino e la piazza della Rocca, la chiesa dei Santi Faustino e Giovita. San Faustino e Giovita San Faustino e San Giovita, Santi Faustino e Giovita vita opere storia, a loro è dedicata la chiesa omonima a piazza San Faustino, a Viterbo. Erano due giovani nobili bresciani vissuti nel II secolo d.C., che intrapresero la carriera militare e divennero cavalieri. In seguito furono convertiti al cristianesimo dal vescovo Apollonio e subirono il martirio tra il 120 e il 134, per non aver voluto sacrificare agli dèi. Il successo della loro predicazione li rese invisi ai maggiorenti di Brescia, che temevano la diffusione del cristianesimo. Il culto dei due santi si diffuse verso l'VIII secolo d.C.. Risale a questo periodo, infatti, la narrazione leggendaria della loro vita. I Longobardi diffusero la devozione per i due santi in tutta l'Italia, in particolare a Viterbo. La storia della loro vita e la testimonianza del loro martirio è narrata nella Legenda Maior. generalmente i due santi vengono rappresentati in veste militare romana, spesso con la spada in un pugno e la palma del martirio nell'altra. Altre raffigurazioni li mostrano in vesti religiose, Faustino con le fattezze di un presbitero, Giovita invece di diacono. Sono venerati dalla Chiesa cattolica come santi, si festeggiano il 15 febbraio e sono patroni della città e della diocesi di Brescia e della parrocchia di Sorbolo. Furono convertiti e battezzati da Sant'Apollonio, vescovo di Brescia, che li accolse nella comunità dei primi cristiani bresciani. Furono subito molto impegnati nell'evangelizzazione ed erano efficaci predicatori, tanto che il vescovo nominò Faustino presbitero e Giovita diacono.I Santi Giovita e Faustino vissero durante il periodo della persecuzione voluta da Traiano. Tanto che, alcuni personaggi potenti della città invitarono il governatore della Rezia, Italico ad eliminarli con il pretesto di preservare l'ordine pubblico. In seguito, tuttavia, sopravvenne la morte di Traiano e il governatore ritardò la cattura, in attesa dell'elezione di un nuovo imperatore. L'imperatore Adriano ordinò a Italico di procedere nella persecuzione, Faustino e Giovita si rifiutarono di sacrificaree agli dèi e furono incarcerati. Intanto l'imperatore di ritorno dalla campagna di Gallia si fermò a Brescia, venne coinvolto nella faccenda ed egli stesso chiese ai due giovani di adorare il dio sole ma essi si rifiutarono ed anzi colpirono la statua del dio pagano. L'imperatore ordinò che fossero dati in pasto alle belve del circo e furono rinchiusi in una gabbia con delle tigri. Le fiere rimasero mansuete e si accovacciarono ai loro piedi; il miracolo ebbe come effetto la conversione di molti spettatori tra cui anche la moglie del governatore Italico, Afra che diverrà un giorno anche lei martire e sarà proclamata santa. Venne ordinato che i giovani fossero scorticati vivi e messi al rogo. Il martirologio racconta come il fuoco non toccò nemmeno le vesti dei due condannati e le conversioni in città ebbero ancora più larga diffusione. Furono tenuti prigionieri nelle carceri di Milano dove subirono molte torture, quindi furono trasferiti a Roma dove furono di nuovo dati in pasto alle fiere nel Colosseo, ma anche stavolta ne uscirono indenni. Furono imbarcati e mandati a Napoli, e pare che grazie ad una loro intercessione una tempesta durante il viaggio si placò. Le torture continuarono, infine si decise di spingerli nel mare su una barchetta che però tornò a riva (secondo la leggenda fu riportata in salvo dagli angeli). Furono quindi condannati a morte, riportati a Brescia e il 15 febbraio furono decapitati, poco fuori porta Matolfa. I corpi furono sepolti nel cimitero di San Latino e nello stesso luogo il vescovo Faustino successivamente fece edificare la chiesa di San Faustino ad Sanguinem Chiesa SS Faustino e Giovita Chiesa dei Santissimi Faustino e Giovita, piazza San Faustino, Viterbo, conosciuta dai viterbesi come Chiesa di San Faustino. Molto probabilmente la chiesa primitiva venne costruita nel corso del 1200 con una forma interna a tre navate divise da colonne, e coperte da un tetto a vista. Questa antica chiesa di cui si hanno notizie a partire dal 1236, era annessa alla Prioria di San Luca, era in stile romanico lombardo. Dalle piante settecentesche, originariamente la chiesa aveva una planimetria a tre navate separate da una doppia serie di sei arcate a tutto sesto sorrette da colonne in peperino e con terminazione absidale curvilinea. Durante il XVI secolo la chiesa venne concessa da papa Clemente VII ai Cavalieri di Malta a titolo provvisorio ma esclusivo. Tra il 1758 e il 1759 si datano i più importanti restauri sulla struttura finanziati da F. Prada. La forma attuale è frutto di un rifacimento effettuato nel 1759 in base al progetto dell'architetto viterbese Giuseppe Antolini. Sebbene il restauro del XVIII abbia conferito alla facciata della chiesa un aspetto neoclassico, la chiesa conserva ancora ricordi e frammenti del vecchio impianto. L'interno della chiesa, in stile neoclassico, si presenta a tre navate delimitate da pilastri con archi a tutto sesto. Lungo le navate laterali non ci sono cappelle vere e proprie ma gli altari sono posti in semplici rientranze ricavate nello spessore del muro. Sopra la zona del coro, dotata di abside, si innalza una splendida cupola. Il campanile, situato sul lato destro, termina con una cupola a bulbo cotruito tra fine Cinquecento e inizio Seicento, alla cui sommità c'è un orologio installato nel 1912. Sulle tre porte della chiesa risalta la croce dei cavalieri di Rodi. Insieme alle due lapidi, poste sulla facciata della chiesa, le quali ricordano che nel 1523, i quali vennero cacciati dai Turchi dall'isola di Rodi, e poi per concessione di papa Clemente VII, stabilirono la loro sede a Viterbo nella vicina rocca Albornoz rimanendovi fino al 1527. La chiesa, in quanto vicino alla rocca, fu adibita ad officiare i riti religiosi dell'ordine. Quando i cavalieri lasciarono Viterbo per stabilirsi a Malta donarono alla chiesa una preziosa icona della Vergine con bambino detta Madonna di Costantinopoli. Questa Madonna è legata al passaggio a Viterbo dei Cavalieri di Rodi i quali costretti a fuggire per l’avanzata dei Turchi, riuscirono a portare in salvo l’icona della Vergine a Viterbo dandole ricovero nella chiesa di San Faustino, per poi rifugiarsi nella vicina Rocca Albornoz fino al 1527. Alla loro partenza, l’icona, molto venerata dalla popolazione, rimase in San Faustino come dono dei Cavalieri. Il loro stemma campeggia ancora oggi sulla facciata della chiesa insieme ad una iscrizione che ricorda questi eventi. Al centro della piazza è presente una fontana. L’ icona della Madonna di Costantinopoli, molto venerata, è posta in una cappella in fondo alla navata di sinistra. Altra immagine molto venerata, conservata nella chiesa, si può osservare lungo la navata di destra e conosciuta come Madonna della luce o dell'Aurora. Il nome deriva dal fatto che davanti a questa immagine si celebrava la messa per i contadini prima che questi si recassero nei campi alle prime luci dell'alba. La chiesa, al suo interno, conserva numerosi quadri, due in particolare di un certo pregio artistico. Una, la Strage degli Innocenti, nella cappella Prada e l'altra è il quadro posto sull'altare maggiore e raffigurante i due santi titolari della chiesa Faustino e Giovita in carcere. Entrambe le opere sono del pittore Viterbese Strigelli. Come arrivare a via San Faustino
Colle San Faustino
Fotografie Via San Faustino Viterbo centro storico Via San Faustino Viterbo, informazioni turistiche e foto Anna Zelli - Vie di Viterbo centro Via San Faustino Viterbo, informazioni turistiche e foto Anna Zelli - Vie di Viterbo centro Via San Faustino Viterbo, informazioni turistiche e foto Anna Zelli - Vie di Viterbo centro Via San Faustino Viterbo, informazioni turistiche e foto Anna Zelli - Vie di Viterbo centro Via San Faustino Viterbo, informazioni turistiche e foto Anna Zelli - Vie di Viterbo centro Da vedere nei dintorni di piazza Sallupara Viterbo
Piazza S. Francesco - Piazza San Faustino - Piazza della Trinità
Colle S. Francesco - Colle San Faustino - Colle della Trinità
Mappe di Viterbo centro storico Mappe colli vie piazze zone Viterbo Vie di Viterbo centro - Piazze Viterbo centro- Quartieri Viterbo centro storico
Viterbo centro storico - Viterbo dintorni Viterbo guida centro storico - Viterbo dintorni info e foto a cura di Anna Zelli
Informazioni Turistiche
città di
Viterbo monumenti di Viterbo centro storico
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Città di Viterbo |
informazioni storico turistiche e fotografie della città di Viterbo a cura di Anna Zelli |
Copyright www.annazelli.com dal 2011
T
utte le foto ed i contenuti del presente sito web sono di Anna Zelli,sono ditorna Guida di Viterbo
torna Home Page
aggiornato gennaio 2024