Ordine dei Cavalieri di Rodi, Confraternite Congregazioni,Viterbo, info sito ufficiale web www.annazelli.com
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ordine dei cavalieri di rodi storia presenza a viterbo | |||||||||||||||||||||||||||||||
ORDINE DEI CAVALIERI DI RODI STORIA VITERBO |
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Ordine Cavalieri di Rodi, era un’ordine derivante dall’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, questo stato monastico dei Cavalieri di Rodi aveva la sua entità territoriale nell’isola di Rodi, dove vi rimase dal 1305 al 1522. In origine, questi cavalieri erano originari sia della Palestina che di Cipro, il primo Gran Maestro dell’Ordine di Rodi fu il Francese Foulques de Villaret, che ricoprì questa carica dal 1305 al 1319. Questo ordine si stabilì a Rodi, quando San Giovanni d’Acri, ultima roccaforte di questo ordine in Terrasanta venne espugnata ed i cavalieri cercarono rifugio presso l’isola di Cipro, ma per reiterati disaccordi con il re di Cipro Enrico II, e con la politica del regno, il gran maestro Guillame de Villaret prese la decisione di trasferire l'Ordine nella non lontana isola di Rodi che si trovava sotto la formale autorità dell'imperatore bizantino Andronico II Paleologo. De Villaret, andò ad Avignone e a Parigi per chiedere aiuti e consenso a Papa Clemente V e al re Filippo IV di Francia. Il pontefice approvò il progetto e, senza svelare il fine della missione, ordinò l'invio di nuovi crociati e nel settembre 1308 una flotta composta anche da navi genovesi e napoletane salpò da Brindisi. Il basileus bizantino aveva rifiutato la proposta di vassallaggio fattagli dal Villaret e inviò rinforzi per difendere l'isola. Fu il suo successore Folco di Villaret a realizzare questa impresa: il 15 agosto 1309 l'isola di Rodi fu riscattata dai Cavalieri, che ottennero anche il controllo di diverse isole limitrofe e dei porti anatolici di Bodrum e Castelrosso, diventando così un baluardo europeo nel mar Egeo contro l'avanzata dei musulmani. Il successore del Villaret, Helion de Villeneuve (1319-1346), nel suo lungo magistero fece realizzare imponenti fortificazioni e nuovi edifici sull'isola: molti cristiani aderirono all'ordine e Rodi acquistò prestigio e rilevanza commerciale. Rodi era diventata uno Stato ecclesiastico con tutti i diritti e i benefici connessi, come la facoltà di battere moneta: fu aperta una zecca dove furono effettuate, dal 1319 al 1461, coniazioni in oro e argento durante i magisteri del Villaret, Pierre de Corneillan, Roger de Pins, Raymond Berenger, Antonio Fluvian de Riviere, Jean de Lastic e Jacques de Milly. Il 25 maggio 1480, sotto il Gran maestro Pierre d'Aubusson (1476-1503), i roditi dovettero sopportare un primo duro assedio da parte di un'armata navale e un esercito imponenti mandati dal sultano ottomano Maometto II: dopo tre mesi, però, i turchi furono costretti a ritirarsi. I Cavalieri costruirono nel tempo, castelli e sontuosi edifici all'interno della cittadella di Rodi, circondata da porte (come quella dell'Arsenale) e massicci bastioni. Il collachium riuniva le costruzioni usate dall'ordine: in primo luogo il palazzo del Gran Maestro in stile avignonese, dove c’era la sua sede e del governo. Edificarono sia la cattedrale di San Giovanni, dove venivano sepolti i capi dello Stato, che alberghi o residenze delle sette Lingue,e l'Ospedale nella medievale via dei Cavalieri. Il Gran Maestro veniva eletto tra i membri dell'ordine e la sua carica durava per tutta la vita. Nel 1522 ci fu un ultimo assedio da parte dei musulmani quando il Sultano Solimano I detto il Magnifico (1520-1566) volle impadronirsi di Rodi, inviò un esercito di 100.000 uomini e una flotta di 300 navi. I turchi penetrarono nel centro fortificato di Rodi, dal bastione difeso dalla Lingua spagnola, aiutati dal cavaliere d'Amaral, deluso dall'elezione magistrale, in vece sua, di Philippe Villiers de L'Isle-Adam, destinato ad essere l'ultimo Gran maestro di Rodi e il primo di Malta. Il pesante assedio durò dal 28 luglio al 22 dicembre 1522: i settemila abitanti dell'isola combatterono con fermezza insieme ai cinquecento cavalieri, ma alla fine la cittadella venne occupata. Nonostante la sconfitta Villiers ed i trecento cavalieri sopravvissuti poterono caricare le navi con tutti i loro beni mobili, e gli fu concesso di cercare un altro luogo dove stabilirsi, il primo gennaio del 1523 gli appartenenti all’Ordine di Rodi, lasciarono l'isola, e si trasferirono a Malta. L’Ordine rimane senza un territorio per alcuni anni, fino a quando nel 1530 il Gran Maestro Fra’ Philippe de Villiers de l’Isle Adam prende possesso dell’isola di Malta, territorio del regno di Sicilia, ceduta all’Ordine, non come territorio sovrano, ma come feudo dall’Imperatore Carlo V con l’approvazione di Papa Clemente VII, che avrebbero lasciata solo nel caso, mai più verificatosi, avessero ripreso Rodi Lì rimasero fino al 1798, quando furono cacciati dai francesi. Vedi anche Ordine Ospedalieri San Giovanni Gerusalemme Cavalieri Cipro Rodi e Malta.
La perdita di Rodi e il periodo
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Aggiornato Marzo 2024