San Clemente I Papa,Santi a Viterbo vita opere storiai, Viterbo, info foto cura di Anna Zelli sito ufficiale web www.annazelli.com
Santi Vita opere storia |
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SAN CLEMENTE I PAPA |
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San Clemente I Papa, vita opere storia, a lui è dedicata la via di San Clemente sotto il palazzo dei Papi che conduce a valle Faul, Viterbo. Poche e scarse le notizie sulla data di nascita e morte fu al soglio pontificio tra l’88 ed il 97, probabilmente fu il quarto vescovo di Roma, dopo San Pietro, Lino, e Anacleto, con il nome di Papa Clemente I, chiamato Clemente Romano per distinguerlo dall’omonimo Alessandrino. Clemente era romano, ma di origine ebraica, fu discepolo di Paolo suo collaboratore a Filippi, fu nominato vescovo da San Pietro.La tradizione lo vuole figlio del senatore Faustino, della gente Flavia, parente dell’Imperatore Domiziano, e forse la sua discendenza lo salvò dalle persecuzioni del 95. Fu lui che scrisse la lettera ai Corinti, nella quale si ribadiva la superiorità della Chiesa di Roma sulle altre. La lettera fu originata da una rivolta dei presbiteri di Corinto del 96 . Con Papa Clemente I aumentano i proseliti cristiani in Oriente. A Roma gli è stata dedicata la chiesa di San Clemente a via San Giovanni in Laterano. Si narra che Clemente avesse convertito al cristianesimo una tale Teodora, moglie del Prefetto Sisinnio, e convertitola l impose anche il voto di castità, cosa che fece infuriare il marito, il quale un giorno la pedinò e la sorprese a pregare all’interno di una catacomba, in una sala dove Clemente celebrava la messa. Furente Sisinnio ordinò che si arrestasse il Papa, solo che improvvisamente divennero ciechi sia Sisinnio che le sue guardie. Tedora tornò a casa con il marilo, in quale tornato nella sua dimora riacquistò la vista. Papa Clemente dopo Papa San Pietro fu una delle più forti personalità dei primi anni del papato di Roma, ed inviso agli imperatori, tanto che Nerva successore di Domiziano, lo esilia nel 97 nel Chersoneso. In questo luogo Clemente svolge opera di apostolato, mentre a Roma lo sostituisce Evaristo. Clemente si incontrò con due mila cristiani perseguitati e condannati ai lavori forzati nelle cave di marmo e li incoraggia ad avere fede, fa nuovi proseliti al Cristianesimo e questo irritò il nuovo Imperatore Traiano, che considerava il cristianesimo come una piaga da estirpare. Cercò di obbligare Clemente a fare pratiche pagane , ma al suo rifiuto, Clemente viene da Traiano condannato a morte e gettato nel Mar Nero, con un’ancora al collo. Era l’anno 100, e dopo un anno dalla sua morte ci fu un altro miracolo, le acque del mare si prosciugarono e miracolosamente apparve un sacrario, per permettere ai fedeli di scendere in processione e pregare il Santo, questo miracolo dell’apertura delle acque del Mar Nero si verificò di anno in anno. Un altro miracolo fu il ritrovamento dopo un anno di una vedova del suo bambino ritenuto smarrito per sempre e riapparso dopo un anno sano e salvo San Cirillo e San Metodio, portarono nell’869 le reliquie del Santo a Roma per volere di Papa Niccolò I fu tumulato nell’altare maggiore della Basilica di San Clemente a Roma. Tra i suoi scritti l’opera più riconosciuta e autentica è la Lettera alla Chiesa di Corinto, nella Prima lettera di Clemente indirizzata alla Chiesa di Corinto, il santo spingeva i membri della Chiesa corinzia alla concordia, rimproverando i personalismi e le ambizioni dei singoli. Questa lettera ha fornito molti importanti conoscenze riguardo la vita delle prime comunità cristiane. La sua importanza venne presto riconosciuta, tanto che fu inserita nel Codex Alexandrinus, considerata dalla Chiesa Siriaca fra gli scritti canonici. San Clemente viene rappresentato come un papa con un’ancora, oggetto del suo martirio, ed un pesce, simbolo del cristianesimo. La Chiesa cattolica ha fissato il giorno della sua venerazione e memoria liturgia al 23 novembre, quando fu tumulato a Roma. Le chiese ortodosse lo ricordano invece il 25 novembre. Via San Clemente, Viterbo, la via costeggia il Palazzo dei Papi il cui fronte è a piazza San Lorenzo, mentre il retro affaccia su valle Faul, ed è proprio su questo lato che si trova la via San Clemente. La via conduce sia a via Faul che a via Sant'Antonio. Da piazza San Lorenzo, è possibile accedervi dalla scalinata posta sotto il grande arco che sostiene la loggia delle Benedizioni o dei Papi. Da via San Clemente è possibile ammirare sia il campanile della non più esistente chiesa di Santa Maria della Cella, che la fortificazione del Palazzo papale che con i suoi possenti contrafforti strapiomba a valle Faul.A Valle Faul vi è un grande parcheggio gratuito, e di recente, a piazza San Lorenzo è stato istallato un ascensore che in meno di un minuto porta a valle. E da qui, da piazza San Lorenzo, in poco tempo a piedi si è anche sul ponte San Lorenzo, su via San Lorenzo, che incrocia tra le altre sia piazza della Morte che piazza del Gesù. San Clemente I Papa vita opere storia San Clemente I Papa, vita opere e storia Santi a Viterbo Santi a Viterbo, vita opere storia dei Santi Chiese di Viterbo centro storico Chiese Viterbo centro, informazioni turistiche e foto a cura di Anna Zelli Vie di Viterbo centro - Piazze Viterbo centro - Quartieri Viterbo centro storico
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Aggiornato Marzo 2024