Ex Chiesa Sant'Egidio,Chiese di Viterbo centro, Viterbo, Anna Zelli sito ufficiale web www.annazelli.com
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EX CHIESA S. EGIDIO |
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Ex Chiesa di Sant’Egidio, Corso Italia, Viterbo, è dedicata a Sant’Egidio abate, la sua costruzione venne iniziata nel XII secolo, e terminata nel XVI secolo, la si ricorda nel 1142, ed ancora nel 1236 quando fu eretta a parrocchia. Nel corso del XVI secolo fu restaurata; la facciata risale al 1584. Colpita dai bombardamenti alleati nel 1944, fu chiusa al culto; restaurata a partire dal 1970, oggi è sede di mostre ed altre manifestazioni culturali cittadine. La facciata, in peperino, è suddivisa in due parti. Nella parte inferiore, si distinguono tre portali, di cui quello centrale, più grande e lavorato, è sormontato da un frontone triangolare; mentre i due laterali sono sormontati da emblemi della famiglia Farnese, protettrice, nel XVI secolo, della confraternita del Santissimo Crocifisso che aveva sede in questa chiesa. La parte superiore della facciata termina con un timpano,triangolare ed è caratterizzata da una grande finestra centrale, conserva diverse iscrizioni: In Cruce gloria nostra, Sub tua Criste Iesu aura laeti vivimus, e Sperantes hilares surgere ad aeternam gloriam. L’interno è a navata unica, divisa quasi a metà da un grande arco, che separava l’aula liturgica in due parti, quella destinata ai fedeli e quella, con scranni in legno, destinata ai confratelli. Una lapide posta nel presbiterio ricorda la costruzione di una cappella nel 1299. Nella chiesa sono conservate tele del XVI-XVIII secolo, tra cui una Madonna col bambino e sant’Egidio, ed un organo di colore verde, posto sopra la porta d'ingresso. Sant’Egidio, Viterbo, a lui è dedicata la chiesa ormai sconsacrata ed adibita ad eventi o mostre d’arte a Corso Italia. I dati storici della sua vita sono incerti, secondo alcuni studiosi nacque nel VII secolo ad Atene ed in seguito andò in Provenza, Francia. Qui fondò un monastero chiamato Abazia di Saint Gilles, nei pressi di Arles del quale ne fu l’Abate, e qui morì forse, nel 725. La figura di Sant’Egidio divenne popolare durante il Medioevo per le leggende legate al suo nome, delle quali non si hanno dati certi. Questo santo è invocato contro la paura. La recensione della sua vita è databile al X secolo. Una delle leggende narra : che Egidio, venuto in Gallia da Atene, dopo una breve sosta in Provenza si era ritirato a vivere in vita eremitica in un luogo deserto della Settimania, in compagnia soltanto di una cerva che gli offriva il suo latte. Durante una battuta di caccia l'animale si salvò perché Egidio fu colpito al suo posto da una freccia scagliata dal re dei Goti, rimanendo ferito ad una gamba. Il sovrano donò allora all'eremita delle terre sulle quali egli costruì un monastero di cui divenne abate. Diffusasi ormai la sua fama di santità, Egidio fu invitato da Carlo Martello, che lo supplicò di pregare per ottenergli il perdono di una colpa che non osava confessare a nessuno. La domenica successiva, mentre celebrava la messa, apparve ad Egidio un angelo che depose sull'altare un biglietto sul quale era scritto il peccato segreto del sovrano, che così poté essere perdonato. In seguito Egidio si sarebbe recato a Roma per porre il suo monastero sotto la protezione papale, ottenendo dal pontefice privilegi che sottraevano il cenobio ad ogni altra ingerenza. Morì poco dopo il ritorno da Roma, nella notte del 1º settembre, giorno a lui dedicato. Sul luogo della sua cripta, sul finire del IX secolo, venne costruita una basilica nella quale, in una tomba di età merovingia, si sarebbe conservato il suo corpo. La località, posta nella regione di Nîmes, prese da allora il nome di Saint Gilles du Gard. L'abbazia di sant'Egidio divenne luogo di numerosi pellegrinaggi soprattutto nel X secolo. Coloni francesi, valloni e sassoni diffusero nel Medioevo il culto di sant'Egidio anche nelle terre orientali d'Europa, in particolare in Slovacchia, Ungheria e Transilvania. È venerato come patrono dei lebbrosi, degli storpi e dei tessitori. A Firenze, nel 1284, fu fondata una compagnia laica sotto la sua protezione, di cui ci sono rimasti gli Statuti e un prezioso laudario conservato alla Biblioteca Nazionale di Firenze. (sunto da wikipedia). ex Chiesa di Sant'Egidio Corso Italia Viterbo centro storico ex Chiesa di Sant'Egidio Corso Italia Viterbo centro storico di Viterbo scritta ex Chiesa di Sant'Egidio Corso Italia Viterbo centro storico di Viterbo epigrafe ex Chiesa di Sant'Egidio Corso Italia Viterbo centro storico di Viterbo epigrafe ex Chiesa di Sant'Egidio Corso Italia Viterbo centro storico di Viterbo Abside visibile da via Guglielmo Marconi ex Chiesa Sant'Egidio Viterbo centro storico Abside ex Chiesa di Sant'Egidio Corso Italia Viterbo veduta da Via Guglielmo Marconi Interno ex Chiesa Sant'Egidio in occasione di una mostra di pittura Viterbo centro storico ex Chiesa di Sant'Egidio Corso Italia Viterbo centro storico ex Chiesa di Sant'Egidio Corso Italia Sant'Egidio vita opere storia Sant'Egidio, vita opere e storia Corso Italia Viterbo centro Storico
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